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Contributi evasi. Per l’INPGI un danno di 240 milioni

Per il recupero dei crediti accertati (la cui quota di crediti contributivi, nell’esercizio 2016, e’ pari a circa 240 milioni su 300 milioni totali) INPGI ha intensificato i sistemi di riscossione ed attuato politiche di gestione del recupero contributivo volte a ridurre al minimo l’avvio di contenziosi. Una quota significativa del volume di crediti contributivi non ancora riscossi (150 milioni su 240 milioni) e’ costituita non tanto da fenomeni di “morosita’” da parte delle aziende quanto da crediti derivanti da accertamenti ispettivi o d’ufficio, fondati su irregolarita’ riscontrate nell’assolvimento degli obblighi di denuncia dei rapporti di lavoro. I crediti dell’ evasione contributiva rimangono per anni incagliati nelle pratiche burocratiche dei contenziosi, determinando una progressiva stratificazione dell’ammontare delle somme.
Per quanto riguarda le attivita’ di gestione del patrimonio immobiliare e, in particolare, dell’eventuale rapporto tra la quota di immobili conferiti nel Fondo Immobiliare “Giovanni Amendola” (di proprieta’ dell’Istituto) e la quota residuale di investimenti diretti nel settore immobiliare, la politica dell’INPGI e’ stata quella di far confluire tutto il patrimonio immobiliare all’interno del predetto Fondo e di gestire tale asset, così come gli altri strumenti mobiliari presenti in portafoglio, in base a criteri di efficienza, redditivita’ e tutela del rischio. Piu’ in generale, sul piano degli investimenti, l’Istituto ha adottato un nuovo modello di gestione del patrimonio, passando dal tradizionale sistema di allocazione strategica delle risorse in eccedenza (c.d. “asset allocation”) ad un sistema di reperimento della liquidita’ in funzione delle esigenze (c.d. L.D.I.). Tale revisione risponde all’esigenza di attingere ad una parte del rendimento del patrimonio per reperire le risorse necessarie a fronteggiare il disavanzo della gestione previdenziale per la durata del lasso temporale intercorrente tra l’introduzione delle misure di riforma del sistema previdenziale gia’ adottate e gli effetti concreti che le stesse produrranno sul piano economico.

Salvatore Monaco.

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