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CONTRIBUTI EDITORIA. YOUDEM CONTRO REDTV. INTANTO SHERPA TV RESTA ALLA FINESTRA

Mentre il governo cerca di fare ordine tagliando i finanziamenti a pioggia e introducendo misure più rigorose per l’accesso ai contributi pubblici, nel Pd scatta la corsa ai contributi.
Ricapitoliamo. Massimo D’Alema nei giorni scorsi si è dato tanto da fare per far subentrare RedTv a Nessuno Tv, rete satellitare che regolarmente accede ai contributi in qualità di organo di partito (circa 3 milioni di euro l’ammontare degli stessi). Ma proprio nel momento clou del passaggio di consegne si scopre che la normativa prevede che non sempre il passaggio da una testata a un’altra consente automaticamente il trasferimento di finanziamenti. Gran brutta sorpresa per l’ex Ministro, visto che Lucia Annunziata, nel frattempo designata alla direzione, era già stata a visionare i futuristici locali che dovevano fungere da sede della nascente televisione: gli stessi di Sherpa Tv.
Ma cosa c’entra Youdem con tutto questo?
Nei giorni scorsi il leader dell’opposizione Veltroni ha tenuto a precisare a tutti che Youdem è la tv del Pd, organo del partito e punto di riferimento di tutti i democratici. Non ha parlato di contributi pubblici ma è chiaro il riferimento a questi ultimi visto che i deputati Zanda e Tonini (che, finora, avevano garantito con le loro firme l’accesso ai fondi statali a Nessuno Tv), hanno deciso di ritirarsi dal progetto. A nulla è servito l’intervento di D’Alema di rimpiazzarli con altri due. L’accesso ai finanziamenti pubblici è, allo stato attuale delle cose sbarrato.
A dirlo è la legge e precisamente la finanziaria del 2006 targata Prodi che, al comma 1247 dell’articolo 1, parla chiaro: “Le altre imprese radiofoniche ed i canali telematici satellitari di cui all’articolo 7, comma 13, della legge 3 maggio 2004, n. 112 (legge Gasparri, ndr), che alla data del 31 dicembre 2005 abbiano maturato il diritto ai contributi di cui all’articolo 4 della legge 7 agosto 1990, n. 250, continuano a percepire in via transitoria con le medesime procedure i contributi stessi, fino alla ridefinizione dei requisiti di accesso”. In pratica, visto che nel 2005 Youdem non esisteva ancora, non è previsto alcun contributo.
Come intenderà ovviare Veltroni non è ancora possibile decifrarlo. Fatto sta che nemmeno la sua precisazione di spostare tutto online sul sito del Pd, può rivelarsi una mossa azzeccata considerando che, per il momento, non è previsto alcun contributo per chi decide di aprire una web-tv.
Diversa la faccenda per D’Alema che, nonostante il brutto tiro giocato dal veltroniano Zanda e dal rutelliano Tonini, può comunque guardare avanti e sperare nel contributo, tra i 3 e i 4 milioni di euro, previsto per Nessuno Tv. Soldi che naturalmente farebbero comodo alla nascente Red Tv ma che non sarà facile incassare visto che, dal Dipartimento dell’Editoria, fanno sapere che il passaggio da una testata ad un’altra non avviene in modo così automatico.
Intanto Youdem è partita, e dal suo sito (www.youdem.tv) si capisce chiaramente la sua stretta parentela con il Pd. Resta da capire invece cosa sarà Red Tv , che accenderà le sue telecamere il 4 novembre, in coincidenza con il voto delle presidenziali americane. Dopo di che nel Pd ci sarà un motivo in più per litigare. Come se già non ce ne fossero. Intanto Sherpa Tv resta alla finestra. Vuoi vedere che fra i due litiganti il terzo gode?
(I.Z.)

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