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Contributi editoria. Regolamento e riordino del sostegno alle imprese. Ecco l’Iter alla Camera

Gli interventi previsti dalla legge di stabilità 2014

L’art. 1, co. 261, della L. 147/2013 ha istituito  presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”, con la dotazione di 50 milioni di euro per il 2014, 40 milioni di euro per il 2015, 30 milioni di euro per il 2016.

Il Fondo è destinato ad incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e digitale, a promuovere l’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media ed a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali.

Al riguardo si ricorda che, allo scopo di contribuire all’obiettivo del pareggio di bilancio entro la fine dell’anno 2013, l’art. 29, co. 3, del D.L. 201/2011 ha disposto la cessazione del sistema di erogazione dei contributi diretti all’editoria dal 31 dicembre 2014, con riferimento alla gestione 2013, nonché la revisione, dal 1° gennaio 2012, del DPR 223/2012 – che, in attuazione dell’art. 44 del D.L. n. 112/2008 (L. n. 133/2008), aveva riordinato la disciplina – al fine di una più rigorosa selezione nell’accesso alle risorse e di un risparmio di spesa. Ha anche disposto che il risparmio conseguito, compatibilmente con le esigenze del pareggio di bilancio, sarà destinato alla ristrutturazione delle aziende già destinatarie della contribuzione diretta, all’innovazione tecnologica del settore, a fronteggiare l’aumento del costo delle materie prime, all’informatizzazione della rete distributiva.

In tale contesto, le modifiche al DPR n. 223/2010 sono state poi apportate nella XVI legislatura dal D.L. 63/2012 (L. 103/2012), con il quale è stata dettata una disciplina transitoria.

Quasi contestualmente all’emanazione del D.L. 63/2012, il Governo aveva presentato un disegno di legge (A.C. 5270) che prevedeva una delega per la definizione, a regime, di nuove forme di sostegno all’editoria e per lo sviluppo del mercato editoriale. Fra l’altro, si prevedevano il riordino della normativa vigente, al fine di contenere gli oneri e consentire una maggiore selezione dei beneficiari, nonché incentivi per l’avvio di nuove imprese editoriali, per l’innovazione tecnologica e per la multimedialità.
Durante l’esame parlamentare, il 7 dicembre 2012 la VII Commissione aveva adottato un nuovo testo che prevedeva l’istituzione di un Fondo per il pluralismo dell’informazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, da utilizzare per i contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, per sostenere l’innovazione tecnologica delle imprese editrici, per incentivare l’avvio di nuove imprese editrici e per sostenere i trattamenti di pensione di vecchiaia anticipata per i giornalisti dipendenti da aziende in ristrutturazione. L’esame del provvedimento non si è concluso entro la fine della XVI legislatura.

Inoltre, l’art. 1, co. 334, della L. 147/2013 ha differito (dal 1° gennaio 2013) al 31 dicembre 2014 il termine a decorrere dal quale diviene obbligatoria latracciabilità delle vendite e delle rese di quotidiani e periodici e ha previsto l’accesso nel 2014 al credito d’imposta già previsto per l’anno 2012. Sul credito di imposta per sostenere l’adeguamento tecnologico degli operatori dell’editoriaè intervenuto anche il co. 335.

Il co. 337 ha, invece, ripristinato i criteri e le modalità per la concessione dei contributi alla stampa periodica italiana pubblicata o diffusa all’estero stabiliti dal D.P.R. 48/1983 in attesa dell’emanazione del DPR – previsto dall’art. 1-bis del D.L. 63/2012 (L. 103/2012) – che deve ridefinire criteri e modalità di accesso alle provvidenze del settore. Inoltre, il co. 294, lett. f), ha disposto l’integrazione dello stanziamento di 2 milioni di euro annui previsti per tali pubblicazioni con 1 milione di euro per il 2014.

 

Contributi ai periodici stampati o diffusi all’estero

Lo schema del DPR (Atto n. 82) che individua criteri e modalità per la concessione dei contributi a favore dei periodici pubblicati o diffusi all’estero è stato annunciato all’Assemblea della Camera il 27 febbraio 2014.

Esso:

  • declina – e in alcuni casi integra – i requisiti per l’accesso ai contributi;
  • definisce la composizione della Commissione incaricata di accertare la sussistenza degli stessi requisiti e di deliberarne la liquidazione;
  • stabilisce la misura massima del contributo per ogni periodico, nonchè la suddivisione dello stanziamento complessivo fra periodici italiani editi all’estero (70%) e periodici editi in Italia e diffusi prevalentemente all’estero (30%);
  • individua i criteri di ripartizione nell’ambito delle due quote dello stanziamento;
  • determina la percentuale riservata ai periodici che esprimono specifiche appartenenze politiche, culturali e religiose (3% di ciascuna delle due quote);
  • definisce la procedura e il termine per la presentazione delle domande.

La VII Commissione ha concluso l’esame dello schema il 20 marzo 2014, esprimendo parere favorevole con osservazioni.

Agevolazioni postali

In materia di agevolazioni postali per la spedizione di prodotti editoriali,  è intervenuto, nella XVII Legislatura, il comma 336 dell’articolo 1 della legge di stabilità 2014 (legge n. 147/2013). La disposizione prevede la sospensione delle agevolazioni tariffarie postali per le spedizioni di prodotti editoriali da parte di imprese editrici di quotidiani, periodici e libri, mentre per le spedizioni effettuate dalle Onlus e dalle associazioni d’arma e combattentistiche si continua ad applicare l’apposito regime speciale.

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