Con due provvedimenti del Presidente del Consiglio dei Ministri, rispettivamente dell’8 e dell’11 marzo, sono state definite le modalità di applicazione della nuova disciplina del contributo pubblico alle imprese editrici di giornali, in materia di costi di edizione ammissibili ai fini del calcolo del contributo, così come stabilito dal decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63, convertito dalla legge 16 luglio 2012, n. 103.
Con il provvedimento dell’8 marzo 2013, adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, viene regolamentata in dettaglio la disciplina concernente i costi relativi all’edizione dei giornali in formato cartaceo e le inerenti modalità di documentazione e certificazione. Da segnalare che, per la prima volta, viene richiesto che i pagamenti delle spese rimborsabili siano effettuati con strumenti che ne devono consentire la piena tracciabilità, specificamente indicati nelle relazioni delle società di certificazione che devono accompagnare i bilanci delle imprese.
Il provvedimento dell’11 marzo 2013 costituisce poi un’assoluta novità, essendo il primo decreto che disciplina in dettaglio le modalità di applicazione, sempre per l’aspetto dei costi ammissibili al rimborso, della nuova normativa in materia di contributi all’editoria in formato digitale. Sono individuate sia le modalità di calcolo del contributo nei casi di pubblicazioni esclusivamente o non esclusivamente digitali, sia le caratteristiche dei costi ammissibili e le relative modalità di documentazione e tracciabilità dei pagamenti.
Si segnala, infine, che entrambi i decreti sono in attesa di registrazione da parte dei competenti organi di controllo e, pertanto, non ancora pienamente efficaci.
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