Il due ottobre il sottosegretario Legnini ha aggiornato la ricognizione delle somme effettivamente disponibili per il pagamento dei contributi all’editoria, provvedendo alla ripartizione delle varie tipologie di imprese editrici sulla base delle disposizioni di legge. Un taglio rispetto alle risorse 2011 per i contributi diretti di altri 26 mni di euro rispetto a risorse già di per sé insufficienti l’anno scorso. Negli ultimi anni il contributo all’editoria è stato ridotto di circa l’ottantotto per cento, nessun settore dell’economia italiana è stato oggetto di un intervento di spending review lontanamente paragonabile a quello registrato da un settore, di suo, in crisi. Su questo argomento i grillini stanno vincendo per ko tecnico.