La Commissione vorrebbe un super regolatore, l’Europarlamento, invece, preferirebbe un Organismo (Bert) europeo dei regolatori delle Tlc, una struttura più snella che riunisca le 27 Authority nazionali. E allora è scontro a Bruxelles, nella sala plenaria del Parlamento europeo, durante il dibattito sul pacchetto Tlc, che punta a rivedere l’attuale legislazione Ue sui servizi di telecomunicazione elettronica: dalla telefonia fino ai nuovi servizi on-line. Un settore che vale il 3% del Pil comunitario.
Il rapporto parlamentare che modifica tre direttive attualmente in vigore, firmato dalla socialista francese Catherine Trautmann, riprende la proposta dell’eurodeputata popolare spagnola Pilar del Castillo, finalizzata a creare il Bert, una struttura di diritto privato. Per la Commissaria Ue alle Tlc, Viviane Reding, si tratta però di un’opzione da escludere, a cui va preferito il progetto di un Authority europea che “non è nient’altro – ha spiegato – che uno strumento che ci aiuterà a migliorare la coerenza della regolazione tra i vari Stati membri”. La Commissione, però, in questa fase appare isolata. “Il Consiglio Ue non è disposto a dare più poteri alla Commissione”, ha riassunto in aula la Presidenza francese di turno dell’Unione europea.
Fabiana Cammarano
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…
Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…
Innanzitutto, buon anno a tutti. Ci fa piacere iniziare questo 2025 con una buona notizia…
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 è stata pubblicata la legge 30 dicembre…