Sono già 1700 le firme raccolte dalla petizione di “Articolo 21” perché l’equo compenso per i giornalisti diventi legge. Lo scrive in un comunicato il sindacato dei giornalisti che sottolinea come “Continua a svilupparsi, con successo, l’iniziativa della Commissione lavoro autonomo della Fnsi a sostegno dell’approvazione della proposta di legge già approvata dalla Camera dei deputati ed ora all’esame della Commissione lavoro del Senato della Repubblica”. Secondo la Fnsi, “sono già oltre 1700, ed aumentano ogni giorno, le firme raccolte in calce alla petizione, rilanciata su web dall’associazione Articolo 21, che chiede al nostro Parlamento di approvare entro questa legislatura una legge che deve avere lo scopo di compiere un atto di giustizia nei confronti di migliaia di giornalisti che lavorano, da anni, senza che la loro attività venga ricompensata come equità e norme costituzionali vorrebbero”. “Giornalisti, personalità della cultura e dello spettacolo, delle istituzioni e della politica, associazioni sindacali e sociali hanno sottoscritto – si legge nel comunicato – l’appello riconoscendo la giustezza della nostra battaglia. Tra i firmatari, oltre al segretario generale ed al presidente della Fnsi, Franco Siddi e Roberto Natale, ed al segretario dell’Ordine dei giornalisti, Giancarlo Ghirra, molti freelance e giornalisti contrattualizzati, rappresentanti di Associazioni di stampa regionali, dell’Ordine e di Coordinamenti di lavoratori autonomi”. “A sostegno dell’appello – comunica la Federazione della stampa – anche l’ex-sindaco di Venezia Massimo Cacciari, l’astrofisica Margherita Hack, gli attori Ottavia Piccolo, Lella Costa, Alessandro Gassman, Alessio Boni ed Ascanio Celestini, il cantautore, attore e regista, David Riondino, oltre al NIdiL, sindacato dei lavoratori atipici della Cgil, la campagna “Giovani (Non+) disposti a tutto” della stessa Cgil e la responsabile delle Politiche giovanili della Cgil nazionale, Ilaria Lani, l’associazione 20 Maggio – Flessibilità Sicura del Forum del Lavoro del Partito democratico, Eleonora Voltolina, direttore de ‘la Repubblica degli stagisti!’ ed Antonio Pizzinato, già segretario generale Cgil, ex-deputato e sottosegretario al Lavoro del primo governo di Romano Prodi”. ”A sostenere le ragioni dell’appello – prosegue la nota – si sono uniti anche i parlamentari Giuseppe Giulietti (gruppo misto e portavoce di Articolo 21), De Biasi e Anna Maria Carloni, Daniela Sbrollini, Furio Colombo, Roberto Zaccaria, Olga D’Antona, Mario Adinolfi, Giorgio Merlo, Andrea Sarubbi, Vincenzo Vita, Sandra Zampa (Pd), Goisis e Rivolta (Lega), Frassinetti e Giancarlo Mazzucca (Pdl), Enzo Carra e- Pierluigi Mantini (Udc), Silvano Moffa (Popolo e territorio), Pardi e Zazzera (Idv), Enzo Raisi e Fabio Granata (Fli)”. “Il miglior modo di ringraziare tutti è quello di proseguire l’azione intrapresa dando luogo a nuove iniziative come quelle che hanno fatto seguito alla conferenza stampa tenuta nella stessa sede del Senato, con l’incontro svoltosi a Napoli e, poi, di nuovo a Roma per iniziativa delle Associazioni regionali di stampa. Fino all’approvazione della legge la Fnsi non intende demordere perché quella per l’equo compenso è assieme una battaglia di giustizia sociale e di libertà. E dopo l’auspicata approvazione l’impegno proseguirà – conclude la Fnsi – perché la legge sia correttamente e completamente applicata”.
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