Consiglio di Stato, la Rai ha 90 giorni per comunicare il proprio interesse alle società di produzione cinematografiche

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Il Consiglio di Stato ha risolto un’interessante controversia tra la Rai e la società Media Film International s.r.l, avente ad oggetto il presunto silenzio- inadempimento della tv pubblica a seguito di una proposta della società di produzione e realizzazione di film. Si parla di uno sceneggiato seriale, “Il camaleonte”, i cui diritti Media Film aveva intenzione di vendere alla Rai. Il Consiglio di Stato è concorde nel Tar nell’affermare il proprio difetto di giurisdizione. Premesso che la Rai è soggetta a regole di evidenza pubblica per i suoi contratti di appalto, si riscontra che la proposta di Media Film ha natura privata, non essendo correlata ad un bando. Pertanto non si può parlare di procedimento amministrativo avviato su istanza di parte e, di conseguenza, richiedere un provvedimento espresso alla tv di Stato. La Rai ha anche precisato, in un documento riguardante le linee editoriali per la produzione di fiction, che il termine per la comunicazione del proprio interesse alle società proponenti è di 90 giorni. Decorso detto termine, si configura un silenzio-diniego che consente alle società di proporre i propri progetti a terzi. Per questo motivo il giudizio non presenta i profili pubblicistici che possono ricondurlo alla giurisdizione amministrativa. Link alla sentenza:

Sentenza

Giannandrea Contieri

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