Trentamila edicole d’Italia: una rete reale, che la rete elettronica non può sostituire. Soprattutto nei paesi – ma anche nei quartieri delle grandi città – l’edicolante è un punto di riferimento, conosciuto da tutti, come il farmacista e il poliziotto.
Un anello importante della catena dell’informazione, che però rischia di sparire: in dieci anni hanno abbassato le serrande diecimila edicole, con una perdita complessiva di ventimila posti di lavoro. Effetto della crisi, ma non solo: l’informazione su carta è messa alle corde dalla tecnologia, ma anche dalla mancanza di coordinazione tra i suoi protagonisti, dagli editori ai distributori, dai giornalisti ai giornalai. «Servono nuove energie – ha detto Armando Abbiati, presidente dello Snag, il sindacato di categoria di Confcommercio, durante un’affollata e partecipata tavola rotonda, in occasione del IX Congresso nazionale a Firenze – ma anche nuovi punti di vista e nuove azioni, affinché la carta possa vincere la sfida posta dalle nuove tecnologie. Non siamo passacarte – aggiunge -: l’edicola è un servizio utile al pubblico perché assicura informazione, un genere di prima necessità». Certo, le modalità possono anche essere diverse da quelle tradizionali: si tratta di trovare nuove forme di fidelizzazione, magari «attraverso un borsellino elettronico o altro che avvicinino il lettore al punto vendita. Un’operazione di simpatia innovativa – prosegue Abbiati – e un’operazione sorriso dove la gente impari a divertirsi scegliendo le testate e ciò lo si può fare sia con la tecnologia sia con incentivazioni».
Ma non è possibile che il sistema editoriale nel paese Italia «sia in mano a 90 aziende privatistiche»: e qui il riferimento è ai distributori, che hanno «potere di vita o di morte sul giornalaio», secondo l’efficace metafora di Abbiati. Per questo il presidente dello Snag chiede subito l’apertura di un tavolo nazionale con editori e distributori, per «togliere potere al distributore che condiziona gli editori e noi». La prima risposta positiva è già arrivata dalla Fieg, la Federazione degli editori: «Siamo ben disponibili ad avviare un tavolo congiunto», ha spiegato il direttore Fabrizio Carotti. Quanto al governo, dopo il primo incontro con il nuovo sottosegretario all’Editoria, Luca Lotti, il sindacato dei giornalai auspica che il dialogo possa portare a risultati concreti in tempi brevi.Dai giovani, intanto, arriva un soffio d’ottimismo: premiati i tre vincitori del concorso d’idee «In edicola per crescere», promosso dallo Snag in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, dedicato all’ideazione di innovativi servizi e prodotti editoriali da vendere in edicola.
La crisi della ‘filiera’ dell’editoria travolge anche le edicole, strette tra il calo di vendite dei giornali di carta e l’aumento dei costi di gestione: negli ultimi dieci anni, in Italia, hanno chiuso diecimila edicole, con la perdita di oltre ventimila posti di lavoro. Per le 30mila edicole rimaste sul territorio la sfida oggi è quella della modernizzazione, al centro dell’11esimo congresso nazionale di Snag (il sindacato autonomo giornalai aderente a Confcommercio) che si a Firenze.
“Siamo pronti a cambiare prima che altre serrande restino abbassate – ha sottolineato il presidente di Snag, Armando Abbiati – ma anche gli editori e i distributori di giornali devono cambiare, pensando a spalmare il valore aggiunto lungo tutta la filiera”. “Non vogliamo sopravvivere ma crescere – ha aggiunto Abbiati – per dare un futuro alla nostra rete fisica di punti vendita, che copre tutto il Paese ed è un grande patrimonio di relazioni e di presidio del territorio”.
Sulle ricette per rivitalizzare le edicole e aumentare le vendite, però, i suoni tra gli anelli della filiera non sembrano ancora accordati. Gli editori spingono per l’informatizzazione, che permetterebbe di conoscere in tempo reale quanti giornali sono stati venduti: “Per rendere più efficiente la distribuzione è indispensabile informatizzare le edicole – ha spiegato Fabrizio Carotti, direttore generale di Fieg (Federazione editori giornali) – in questo modo avremo più fidelizzazione dei clienti e più chance per fare campagne pubblicitarie mirate, con l’obiettivo condiviso da tutti di aumentare le vendite”. “Il Governo ha stanziato 10 milioni di euro di credito d’imposta per le edicole che si informatizzano – ha aggiunto Corrado Corradi, direttore generale del gruppo editoriale L’Espresso – il fallimento dei progetti di informatizzazione del passato non deve scoraggiare, perché quelli non consentivano di avere la condivisione dei dati in tempo reale”. Alla ricerca di sinergie per non far chiudere le edicole e non perdere ulteriori copie vendute guarda anche Upa (Utenti pubblicità associati), che col direttore generale Giovanna Maggioni sottolinea “i ritardi strutturali” del settore nel dare le informazioni di vendita.
Ma gli edicolanti restano tiepidi sull’informatizzazione, e guardano piuttosto alla diversificazione dei prodotti da offrire in vendita. “Creiamo un tavolo di filiera per confrontarsi sui modi per rivitalizzare il settore”, propone Snag. A dare una prospettiva di speranza è il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: “Le edicole non rappresentano solo il passato, ma potrebbero svilupparsi proprio grazie a quelle nuove tecnologie che oggi sembrano metterle in crisi con la diffusione del web. Per l’Expo di Milano stiamo mettendo a punto un progetto che trasforma le edicole, adeguatamente attrezzate, in punti di riferimento sul territorio”.
“Servono nuove energie, nuovi punti di vista e nuove azioni, affinché la carta possa vincere la sfida posta dalle nuove tecnologie”. È questa l’esortazione lanciata dal presidente Snag, Armando Abbiati, nel corso della giornata d’apertura a Firenze dell’XI congresso nazionale del Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai aderente a Confcommercio. Quest’anno più che mai, infatti, il congresso nazionale Snag è dedicato all’elaborazione di proposte con le istituzioni e la filiera volte a sostenere e tutelare il futuro dell’editoria italiana in generale e delle edicole in particolare. Con l’intento di stimolare tale dibattito si inserisce la tavola rotonda dal titolo “Editoria: Conoscere per Crescere”, moderata da Stefano Zurlo, inviato de “Il Giornale”, e dedicata alle opportunità di crescita del settore.
“L’edicola è un servizio utile al pubblico perché assicura informazione, un genere di prima necessità e lo Snag tutela questi piccoli imprenditori dell’edicola che ogni giorno lottano contro le imposizioni, la riduzione progressiva del guadagno, le inerzie, gli abusi, le furbizie e i soprusi – ha dichiarato Armando Abbiati – Noi abbiamo fede nella carta perché, accanto alle piattaforme virtuali, la piattaforma di carta conserva un grande ruolo. Ma servono nuove energie, nuovi punti di vista, nuove azioni, affinché la carta possa vincere la sfida posta dalle nuove tecnologie, in quanto stiamo vivendo un mutamento molto più grande di noi”.
In tutto il Paese sono tante le serrande abbassate, ma questo non è soltanto effetto della crisi, hanno ricordato al congresso Snag: l’informazione su carta è stretta alle corde dalla tecnologia, per questo gli edicolanti domandano a gran voce che tutta la filiera dell’informazione si rimetta in movimento, dalla Fieg agli editori, ai distributori nazionali e locali, con il supporto delle istituzioni.
“Servono nuove energie, nuovi punti di vista e nuove azioni, affinché la carta possa vincere la sfida posta dalle nuove tecnologie”. È questa l’esortazione lanciata dal presidente Snag, Armando Abbiati, nel corso della giornata d’apertura a Firenze dell’XI congresso nazionale del Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai aderente a Confcommercio. Quest’anno più che mai, infatti, il congresso nazionale Snag è dedicato all’elaborazione di proposte con le istituzioni e la filiera volte a sostenere e tutelare il futuro dell’editoria italiana in generale e delle edicole in particolare. Con l’intento di stimolare tale dibattito si inserisce la tavola rotonda dal titolo “Editoria: Conoscere per Crescere”, moderata da Stefano Zurlo, inviato de “Il Giornale”, e dedicata alle opportunità di crescita del settore.
“L’edicola è un servizio utile al pubblico perché assicura informazione, un genere di prima necessità e lo Snag tutela questi piccoli imprenditori dell’edicola che ogni giorno lottano contro le imposizioni, la riduzione progressiva del guadagno, le inerzie, gli abusi, le furbizie e i soprusi – ha dichiarato Armando Abbiati – Noi abbiamo fede nella carta perché, accanto alle piattaforme virtuali, la piattaforma di carta conserva un grande ruolo. Ma servono nuove energie, nuovi punti di vista, nuove azioni, affinché la carta possa vincere la sfida posta dalle nuove tecnologie, in quanto stiamo vivendo un mutamento molto più grande di noi”.
In tutto il Paese sono tante le serrande abbassate, ma questo non è soltanto effetto della crisi, hanno ricordato al congresso Snag: l’informazione su carta è stretta alle corde dalla tecnologia, per questo gli edicolanti domandano a gran voce che tutta la filiera dell’informazione si rimetta in movimento, dalla Fieg agli editori, ai distributori nazionali e locali, con il supporto delle istituzioni.
“C’è bisogno di un rete dicollegamento diretto tra edicole, distributori locali e gli editori dei giornali”. La proposta sarà lanciata il 4 aprile al Centro congressi dell’Hilton Florence Metropole Hotel di Firenze durante l’incontro organizzato dalla Snag, il sindacato nazionale autonomo dei giornalai aderente a Confcommercio.
Tutti i protagonisti della filiera produttiva della carta stampata si ritrovano per parlare del futuro dei giornali. All’incontro partecipano il direttore della Nazione Gabriele Canè, il direttore generale Fieg Fabrizio Carotti e il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli. Ci saranno poi Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, il presidente Snag Armando Abbiati. Il dibattito sarà coordinato dal vicedirettore de Il Giornale Nicola Porro.
Nella tavola rotonda si parlerà delle nuove sfide del mondo delle edicole che restano, secondo Snag, “l’ultimo baluardo dell’informazione su carta, ovvero quella “meditata, filtrata e firmata”, e quindi capace di fornire quell’approfondimento che rappresenta la migliore chiave di lettura della contemporaneità”.
“Il momento è critico per chi vive di carta stampata – ammette Abbiati -. La crisi non riguarda solo gli edicolanti, ma tutta la filiera produttiva. Ecco, noi siamo un anello di questa catena: il punto di giunzione tra chi fa il giornale e chi lo legge. Pensiamo di avere tutte le carte in regola per partecipare al dibattito e soprattutto per lanciare ipotesi di rilancio del settore”.
Un importante contributo alla riflessione arriverà anche da Giovanna Maggioni, direttrice generale Upa, che darà voce agli investitori pubblicitari, e dal presidente Eurisko Remo Lucchi, che sta sviluppando un’innovativa diagnosi sul rapporto cartaceo-elettronico. Ancora, ci sarà spazio per i risultati di una ricerca portata avanti insieme alla Cattolica di Milano.
“Purtroppo – riflette il vicepresidente nazionale Snag, Andrea Innocenti, – oggi molte edicole sono costrette a chiudere per mancanza di reddito e di regole, che puntualmente non vengono rispettate né da editori né da distributori siano essi nazionali che locali. Per cercare di risollevare la sorte del mondo delle edicole c’è bisogno di un servizio informatico, di una rete che metta in collegamento diretto le edicole coi distributori locali nonché con gli editori”.
“Sono onorato che quest’iniziativa nazionale si svolga proprio a Firenze” dice Jacopo De Ria, presidente di Confcommercio Firenze, ricordando “l’importanza di aver riavviato una proficua collaborazione tra Confcommercio Firenze e lo storico sindacato dei giornalai”.
E’ la terza volta che la Snag si riunisce a Firenze. Dopo l’incontro pubblico, sarà la volta del congresso vero e proprio, durante il quale verranno rinnovate tutte le cariche. Il congresso sarà trasmesso in diretta streaming su www.snagnazionale.it
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