Sul sito www.la-rete.net, Bruno Lamborghini, ha pubblicato le azioni del futuro governo per la società dell’informazione e le tecnologie della comunicazione. A confronto i programmi dei due maggiori partiti: Pd e Pdl.
Le 12 azioni del programma elettorale del Partito Democratico:
-finanza pubblica: “compiuta informatizzazione delle PA e unificazione degli uffici periferici dello stato centrale nei capoluoghi di provincia”;
-per un fisco amico dello sviluppo;
-cittadini e imprese più sicure “Le reti senza fili a larga banda (WIFI, WIMAX) consentono una infinita possibilità di controllo del territorio. Le iniziative di videosorveglianza dei privati potrebbero avere convenienza a diventare un terminale interoperabile della rete, contribuendo alla sua espansione e ottenendo in cambio preziosi vantaggi”;
-diritto alla giustizia giusta “ realizzare rapidamente il processo telematico strettamente legato all’Ufficio per il processo, eliminando gli infiniti iter cartacei che assorbono risorse preziose per la loro gestione e archiviazione”. “Lo strumento delle intercettazioni di comunicazioni telefoniche, informatiche e telematiche è essenziale al fine di contrastare la criminalità organizzata e contro la pedofilia e la corruzione”;
-ambientalismo del fare “Il diritto alla larga banda. L’effettiva possibilità di accesso alla rete a larga banda deve diventare un diritto riconosciuto a tutti i cittadini e a tutte le imprese, su tutto il territorio nazionale in ogni comune, esattamente come avviene per il servizio idrico e energetico. Nelle grandi città in particolare è possibile e necessario realizzare reti senza fili a larga banda (WiFi e WIMAX) per creare un ambiente disponibile alla gestione di nuovi servizi collettivi”;
-stato sociale, più eguaglianza e più sostegno alla famiglia. “E’ indispensabile una forte innovazione di sistema. Ad esempio con la telemedicina un grande programma di diffusione di tecnologie in grado di far dialogare il cittadino con le strutture e con i professionisti, da casa, facendo muovere le informazioni invece dei pazienti. Si devono far dialogare i professionisti per raggiungere efficacia ed efficienza nelle prestazioni fornite, valorizzando la medicina di base come serio e reale filtro verso le prestazioni ospedaliere”;
-cultura, scuola, università e ricerca. Più autonomia per l’equità e l’eccellenza, “più ore di matematica. Accrescere le competenze matematiche e scientifiche” “anche attraverso un ampliamento delle ore di insegnamento e un programma straordinario di reclutamento di insegnanti”. “Ampliare gli spazi di apprendimento dell’inglese”. “Creazione di campus della scuola dell’obbligo”, “formazione di piccole orchestre”, “alfabetizzazione tecnologica della cittadinanza ed accesso ai nuovi servizi di e-government creando anche le condizioni di scambio tra le diverse generazioni (ad es. impegnando i ragazzi a educare i nonni all’uso di internet). Cento di questi campus dovranno essere pronti per il 2010”. “Progettazione e realizzazione di una grande università telematica pubblica”. “Convergenti politiche dal lato dell’offerta e della domanda di ricerca puntando sulla modernizzazione di grandi servizi pubblici (infomobilità, energia sostenibile, beni culturali, aerospazio, e-government, infrastrutture)”;
-imprese più forti per competere meglio. “Per le PMI sostenere processi di collaborazione industriale per la realizzazione di reti di imprese in grado di valorizzare lo straordinario patrimonio di vitalità imprenditoriale e di affrontare i necessari processi di innovazione tecnologica e internazionalizzazione”. “Semplificare la vita a cittadini e imprese. Obbligo per le amministrazioni dello stato di mettere on line i documenti e certificati che potrebbero essere richiesti da altre amministrazioni”;
-concorrenza produce crescita;
-sud e mediterraneo;
-democrazia governante;
-“Tv digitale: superamento del duopolio, regime frequenze in base ai principi della normativa europea, nuove regole per RAI attraverso una Fondazione che ridefinisca missione per multimedialità e multipiattaforme. Per i contenuti TV destinare il 2% del fatturato pubblicitario televisivo al finanziamento di produzioni di qualità (Fondo di 100 milioni Euro”).
I 10 punti del programma elettorale del Partito della Libertà:
-istituzioni più snelle, efficaci, capaci di evolversi e controllabili dal cittadino;
-una migliore qualità della macchina pubblica. “Adozione per le reti informatiche delle Amministrazioni Pubbliche di programmi liberi (i cosidetti Open Source)”;
-riforma della giustizia nel segno della legalità e della migliore garanzia del diritto e della sicurezza;
-disponibilità energetica, diversificata (nucleare e rinnovabili) per rispettare l’ambiente e ridurre la dipendenza dall’estero;
-liberalizzare la cornice normativa di imprese e lavoro, anche a garanzia della funzione pubblica e delle grandi infrastrutture. “Destinare una parte più ampia possibile delle frequenze che la Difesa ha liberato all’utilizzo della tecnologia WIMAX per garantire a tutti i cittadini l’accesso a basso costo ai sistemi di comunicazione avanzata”. “Ripensamento profondo della funzione del sistema pubblico radiotelevisivo che punti sulla qualità e sul ruolo educativo sottraendosi alla logica delle tv commerciali a spese dei contribuenti”;
-immigrazione, una opportunità da cogliere in un quadro di diritto e di equilibrio sociale;
-scuola, università di eccellenza e rilancio della ricerca;
-risanamento dei conti pubblici con tagli strutturali alla spesa ed emersione di tutta la base imponibile riducendo le aliquote;
-laicità delle istituzioni come base della società libera e del progresso, come contrasto efficace alla sfida dei fondamentalismi;
-Europa forte e federata, alleata degli Stati Uniti. autonoma sullo scacchiere internazionale ed in campo militare.
Vincenza Petta