“La Dichiarazione di Lisbona rappresenta un passaggio fondamentale per garantire una sempre maggiore collaborazione tra i regolatori dei Paesi europei ed extraeuropei nel settore delle comunicazioni elettroniche. Puntiamo a sviluppare un modello di lavoro coordinato, capace di promuovere l’armonizzazione dei quadri normativi nazionali e le best practices regolatorie, a vantaggio sia degli investitori che dei consumatori”. Lo ha affermato il Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Angelo Marcello Cardani a margine del summit di Cascais che ha riunito l’Euro-Mediterranean Regulators Group (EMERG), il Body of European Regulators of the Electronic Communications (BEREC), la Eastern Partnership Electronic Communications Regulators Network (EaPeReg) ed il Latin American Forum of Telecommunications Regulators (REGULATEL).
Il summit portoghese, al quale Cardani è intervenuto in qualità di Presidente dell’EMERG, di membro del BEREC e di REGULALTEL, aveva l’obiettivo di promuovere pratiche regolamentari armonizzate tra le varie aree continentali sulle principali sfide innovative del settore. Nel corso della riunione sono stati discussi, in particolare, gli strumenti utili a favorire gli investimenti in ultra-high capacity networks e ad abbattere il digital divide, le sfide legate alla neutralità della rete e i diritti dei consumatori in un mondo convergente. Nella dichiarazione conclusiva, i partecipanti hanno sottolineato la portata globale delle tematiche discusse, auspicando un approccio regolamentare condiviso nonché collaborazione e scambio di esperienze tra
regolatori europei e non-europei. “Le sfide connesse alla diffusione sempre più pervasiva della connettività, allo sfruttamento efficiente delle risorse frequenziali, all’adozione dello standard 5G ed ai diversi approcci verso il tema della neutralità della rete, sono sfide che tutti i regolatori del settore delle comunicazioni elettroniche si trovano ad affrontare ha aggiunto – L’importanza di Summit come quello di Cascais sta nel mettere a confronto posizioni ed esperienze di regolatori di diversi continenti e discuterle al fine di pervenire ad un approccio maggiormente condiviso su scala globale e più rassicurante per gli investitori”.
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