Una sottoscrizione pubblica per acquisire la Rai. E’ l’iniziativa lanciata dal Codacons e dall’Associazione degli Utenti Radiotelevisivi. Attraverso una campagna informativa, che partirà dal web per spostarsi nelle piazze delle varie città, le due associazioni proporranno agli utenti di comprare la rete di Stato, sottraendola così “ai partiti politici e alle varie lobby sindacali che ad oggi ne controllano linea editoriale, direzione e contenuti”, come recita un comunicato. “Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha diramato di recente uno studio del suo dicastero, nel quale la Rai viene valutata 528 milioni di euro”, spiega ancora il Codacons: “Ciò significa che, qualora si voglia mettere la tv di Stato direttamente in mano ai cittadini, basterebbero 32 euro a utente, considerato che gli abbonati in Italia sono 16,5 milioni. Sul piano economico, per gli stessi abbonati si tratterebbe di un indubbio guadagno, considerato che oggi il canone costa 110,5 euro. Basterebbe versare per una volta meno di un terzo del canone annuale per comprare definitivamente la Rai”. Il timore del Codacons e dell’Associazione Utenti Radiotelevisivi, è che sia partita “una manovra occulta per rendere appetibile il valore della Rai, in vista di una eventuale privatizzazione da parte di ‘amici’ della classe politica. Con 1,66 miliardi di euro provenienti dal canone e quasi un miliardo proveniente dagli incassi pubblicitari, l’azienda potrebbe avere altissimi margini di redditività, di fatto annullati da una gestione malsana da parte della classe politica. Il valore stimato dell’azienda di 528 milioni, appare quindi decisamente sottostimato, se incassa 2,66 miliardi all’anno, come può valere solo 528 milioni di euro?”, si chiede l’associazione. Intanto, conclude il Codacons, “è partito oggi un esposto alla Corte dei Conti per danno all’Erario contro il ministro Tremonti che ha svalutato la Rai deprezzando indebitamente un bene dello Stato”. (Agi)
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