Già da qualche settimana è disponibile sul sito www.rsf.org l’annuale classifica mondiale della libertà di stampa nel mondo, curata da “Reporters sans frontières”. Il riscontro più eclatante che il navigatore italiano può cogliere con immediatezza è, senz’altro, il quarantaquattresimo posto registrato quest’anno dall’Italia. Un dato che rappresenta – rispetto ai periodi precedenti – il secondo peggior risultato di sempre, come complessivo posizionamento in classifica (solo nel 2003 scendemmo più in basso: al cinquantatreesimo). Un dato che ci colloca, tra l’altro, anche nove posizioni più in basso rispetto al trentacinquesimo posto del 2007.
Che l’Italia non brilla in quanto a libertà di stampa si sapeva ma è soprattutto il raffronto con i partner europei a dare un segno tangibile di quanto lavoro sia necessario ancora fare nel nostro Paese. L’Europa, infatti, letteralmente ‘domina’ le prime posizioni della classifica 2008: dei venti Stati “più liberi”, ben diciotto appartengono al Vecchio Continente. Restringendo, infine, il campo ai 27 dell’area UE, l’esito è sconfortante: solo Polonia, Romania e Bulgaria registrano punteggi e posizioni peggiori dei nostri.
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