Visto il succedersi di norme in materia di sostegno all’editoria riteniamo utile fare una ricognizione della situazione dei contributi con particolare riferimento alle misure di sostegno previste dal Fondo straordinario per l’editoria.
Per quanto concerne i contributi diretti facciamo riferimento alla nostra circolare n. 2/2024.
Il fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria, introdotto dal comma 375 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, si esaurisce con riferimento all’esercizio 2023 in quanto non è stato né rifinanziato né prorogato.
La ripartizione delle risorse per il 2023 è regolata del DPCM del 10 agosto 2023 che alleghiamo (allegato 1). Sulla base del detto DPCM sono state previste le seguenti misure:
a) sostegno alle edicole: contributo forfettario di euro 2.000 elevabile ad euro 3.000 per le rivendite site nelle are interne con uno stanziamento complessivo di 6 milioni di euro;
b) contributo per le assunzioni: un contributo di euro 10.000 euro per l’assunzione di giovani (al di sotto dei 35 anni) in possesso di certificati che attestino le competenze in materia di editoria digitale. Il contributo è previsto per i contratti stipulati nel 2023 e per le assunzioni a tempo indeterminato. Per detta misura lo stanziamento è complessivamente pari a 7,5 milioni di euro; un contributo di euro 14.000 per la trasformazione dei contratti di lavoro giornalistico a tempo determinato ovvero di collaborazione coordinata e continuativa, il contributo viene elevato a 14.000 euro. Per detta misura lo stanziamento è complessivamente pari a 7,5 milioni di euro. Anche questo contributo è soggetto al regime del de minimis.
Con il successivo Decreto del Capo Dipartimento informazione ed editoria del 28 novembre 2023 (allegato 2) è stata puntualmente prevista la finestra temporale per la fruizione dei contributi prima individuati.
In particolare, le domande per richiedere i contributi per le assunzioni andranno presentate dal 23 aprile 2024 ed il 23 maggio 2024, mentre quelle per il contributo alle edicole potranno essere presentate dal 15 marzo 2024 al 15 aprile 2024.
c) contributo sulle copie vendute: a favore delle imprese editrici di giornali quotidiani e periodici è previsto un contributo di 10 centesimi per copia venduta, esclusivamente attraverso le edicole o i punti vendita non esclusivi, nel 2023. Per detta misura è stanziato uno stanziamento complessivamente pari a 60 milioni di euro.
d) contributo per gli investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi: per le emittenti televisive e radiofoniche e per le imprese editrici è riconosciuto un contributo pari al 70 per cento degli investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi effettuati nel 2023. Per detta misura lo stanziamento è complessivamente pari a 45 milioni di euro.
Per queste ultime due misure l’efficacia è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e, pertanto, non si conoscono ancora le finestre temporali per presentare la domanda.
Come detto, queste misure non sono state rifinanziate anche se il comma 298 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2023, n. 213 ha previsto la possibilità di utilizzare anche per il 2024 ed il 2025 le somme relative al Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria relative al 2022 trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e non utilizzate per le medesime finalità. In altri termini, attesa la mancata proroga del Fondo straordinario per il 2024, il Governo si è limitato a garantire che le somme non spese per l’esercizio 2022 vengano impiegate per le stesse finalità negli esercizi 2024 e 2025. Il residuo di spesa non utilizzato è pari ad euro 28,210 milioni di euro ed è prevista una ripartizione di euro 14,105 milioni sia per il 2024 che per il 2025. Fermo rimanendo l’auspicio che il Governo proroghi il Fondo straordinario nella sua previsione, e dotazione, originaria, è presumibile che anche le somme che residueranno per il 2023 verranno reimpiegate per le stesse finalità.
Inoltre, il comma 319 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2023, n. 213 ha prorogato Il credito d’imposta per l’acquisto della carta anche al 2024 e al 2025 in ragione del 30 per cento del costo della carta acquistata e utilizzata rispettivamente nel 2023 e nel 2024 con uno stanziamento di 60 mni di euro.
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