La lettera f del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, prevede tra i requisiti per accedere ai contributi: “l’obbligo per l’impresa di dare evidenza nell’edizione della testata del contributo ottenuto nonché di tutti gli altri finanziamenti ottenuti”.
Il comma 119 dell’articolo 2 del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2006, n. 286 prevede che: “Tra le indicazioni obbligatorie previste dall’articolo 2, secondo comma, della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e’ inserita la dichiarazione che la testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250, ove ricorra tale fattispecie”. La norma in oggetto non è stata abrogata; pertanto, la nuova dizione va raccordata con la previgente previsione normativa che continua ad essere efficace, in quanto, tra l’altro, si collega con quanto previsto dalla legge 8 febbraio 1948, n. 47”.
Esiste, quindi, un problema di raccordo temporale tra le due normative. Volendo essere più realisti del re, sulla scorta delle esperienze degli ultimi anni, suggeriamo, comunque, di aggiornare la frase indicata in gerenza con la seguente dizione:
“Testata beneficiaria dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250 e dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Contributo incassato per l’anno 2016: Euro ………………..”
La stessa locuzione va indicata anche nella gerenza dell’edizione digitale.
Laddove siano stati incassati ulteriori contributi di altra natura occorre, chiaramente, darne evidenza nel seguito della gerenza.
Chiaramente, nell’ipotesi in cui il Dipartimento informazione ed editoria fornisca ulteriori indicazioni, provvederemo ad aggiornarVi.
Consigliamo, comunque, di sostituire la dizione in gerenza entro tempi brevi, in modo da adeguarsi alla nuova normativa.