E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 16.11.2022 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28.09.2022 avente ad oggetto la ripartizione del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno dell’editoria.
Il Fondo, come previsto dall’articolo 1, comma 375, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 prevede una dotazione complessiva del Fondo di 90 mni di euro.
Le misure in esame sono diverse ed hanno diverse finalità.
Ai sensi dell’articolo 3, a favore delle imprese editrici di giornali quotidiani e periodici è previsto un contributo di 5 centesimi per copia venduta, esclusivamente attraverso le edicole o i punti vendita non esclusivi, nel 2021. Il contributo in oggetto viene riconosciuto anche nell’ipotesi in cui le copie vengono cedute in abbonamento. Il requisito per accedere a questa tipologia di contributo per le imprese è l’inquadramento di almeno tre giornalisti ai sensi dell’articolo 1 del Contratto nazionale di lavoro (quindi professionisti) e il possesso della regolarità contributiva e previdenziale. Per detta misura è stanziato un Fondo complessivamente pari a 28 mni di euro.
Ai sensi dell’articolo 4, a favore di tutte le imprese che operano nel settore dell’informazione è previsto un contributo di 8.000 euro per l’assunzione di giovani (al di sotto dei 35 anni) in possesso di certificati che attestino le competenze in materia di editoria digitale (digitalizzazione editoriale, gestione dell’informazione e dei documenti informatici, della comunicazione e della sicurezza informatica, del servizio on line e della trasformazione digitale). Il contributo è previsto per i contratti stipulati nel 2022 e per le assunzioni a tempo indeterminato. Per detta misura è stanziato un Fondo complessivamente pari a 3 mni di euro. Questo contributo è soggetto al regime del de minimis.
Nell’ipotesi in cui l’assunzione, sempre per il 2022 e sempre in contratti a tempo indeterminato, avvengano per la trasformazione di un contratto di lavoro giornalistico a tempo determinato ovvero di collaborazione coordinata e continuativa il contributo viene elevato a 12.000 euro. Per detta misura è stanziato un Fondo complessivamente pari a 9 mni di euro. Questo contributo è soggetto al regime del de minimis.
L’articolo 5 introduce a favore di tutte le imprese che operano nel settore dell’informazione un contributo a fondo perduto per gli investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzate al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione. Il Decreto non prevede l’intensità dell’aiuto che, comunque, non sarà cumulabile con altro tipo di agevolazione sulla stessa categoria di beni. Per detta misura è stanziato un Fondo complessivamente pari a 35 mni di euro.
L’articolo 2 prevede un contributo di 2.000 euro per le persone esercenti l’attività di punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste a fronte di spese sostenute per l’ammodernamento tecnologico, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi, l’attivazione di punti vendita addizionali e per progetti volti a favorire la consegna dei giornali a domicilio. Per detta misura è stanziato un Fondo complessivamente pari a 15 mni di euro. Questo contributo è soggetto al regime del de minimis.
Per tutti i contributi in esame è previsto nell’ipotesi di insufficienza delle risorse la ripartizione sulla base del rapporto tra fabbisogno e stanziamento.
L’attuazione delle norme è demandata ad un successivo provvedimento del capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria che disciplinerà anche le modalità di presentazione delle domande e di fruizione dei contenuti.
In relazione alle assunzioni, segnaliamo che la norma fa esplicito riferimento alle contrattualizzazioni avvenute nel 2022 per cui sarebbe opportuno un approfondimento nell’ipotesi in cui qualche impresa stia ipotizzando questa fattispecie.
Chiaramente sarà nostra cura aggiornare su eventuali novità e di informare circa la pubblicazione sul sito del Dipartimento del provvedimento di attuazione.
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