Nel disegno di legge di stabilità 2022 attualmente in discussione al Senato sono previsti due articoli in materia di editoria.
In particolare, l’articolo 122 istituisce presso il Ministero dell’Economia per il successivo trasferimento al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria un fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria.
La dotazione di questo fondo è di 90 milioni di euro per il 2022 e di 140 milioni di euro per il 2023. La norma ha una valenza molto generica circa l’effettiva destinazione delle risorse, in quanto fa un riferimento all’incentivo agli investimenti delle imprese editoriali orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale, alle nuove assunzioni di figure professionali qualificate nei nuovi media e al consueto finanziamento delle ristrutturazioni aziendali e degli ammortizzatori sociali.
Le modalità di riparto del fondo sono demandate ad un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o del sottosegretario da emanarsi entro il 31 marzo di ciascun anno.
L’articolo 123 invece estende il credito d’imposta sulla carta anche agli esercizi 2022 e 2023 nella misura del 30 per cento del costo sostenuto, rispettivamente, nel 2021 e nel 2022.
Ricordiamo che per il 2021 e per il 2020 il contributo era riconosciuto in ragione del 10 per cento. Quindi, la misura del contributo è stata triplicata.
A nostro avviso rimane il divieto di cumulare questo contributo con i benefici previsti dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. La dotazione finanziaria è di 60 milioni di euro per ciascuno dei due anni. Ricordiamo che questa misura è ancora sospesa per il 2020 in quanto non è stato concluso l’iter presso l’Unione Europea di verifica della compatibilità di questa misura con le regole comunitarie in materia di aiuti di Stato.
Come sempre, sarà nostra cura approfondire la disciplina quando le nuove norme entreranno in vigore.
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