Ricordiamo che a partire dall’esercizio 2013 i requisiti richiesti in termine di diffusione per le imprese editoriali che accedono ai contributi previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 250, sono cambiati.
Infatti, dal 2013 entrano in vigore i nuovi criteri previsti dall’articolo 1 della legge 16 luglio 2012, n. 103.
Per i quotidiani nazionali, quindi, il rapporto tra copie distribuite e copie vendute passa dal 15 per cento al 25 per cento, mentre per i quotidiani locali il medesimo rapporto passa dal 30 per cento al 35 per cento. Va segnalato, inoltre, che cambia la stessa definizione di giornale nazionale. Infatti, mentre per il 2011 venivano considerati giornali nazionali diffusi in almeno cinque regioni (con una evidente distorsione per cui, ad esempio, quasi tutti i giornali spediti in abbonamento postale si trovavano nella condizione di essere considerati nazionali, seppur con la presenza di pochissime copie diffuse in una o più delle cinque regioni richieste) a partire dal 2013 è necessario che il giornale sia presente in tre regioni con almeno il cinque per cento della distribuzione nazionale.
Per copie distribuite si intendono esclusivamente quelle diffuse attraverso il canale delle edicole e quelle distribuite attraverso abbonamento a titolo oneroso. In ogni caso è necessario che la distribuzione venga effettuata da soggetti terzi. Ricordiamo, inoltre, che sono considerate copie vendute anche quelle derivanti da abbonamenti sottoscritti da un unico soggetto a condizione che il contratto individui specificatamente i singoli destinatari delle copie e che il prezzo delle singole copie per il quale è stato sottoscritto l’abbonamento non sia inferiore al venti per cento del prezzo di copertina.
Infine, nell’ipotesi in cui l’abbonamento sia sottoscritto in correlazione al versamento di quote associative è necessario che la scelta del sottoscrittore venga attestata attraverso la predisposizione di una doppia opzione. In altri termini, dal modulo di adesione all’associazione o di sottoscrizione della quota annuale deve risultare la possibilità di scegliere se sottoscrivere o meno l’abbonamento al giornale.