Nella giornata di venerdì il Dipartimento informazione ed editoria ha pubblicato i nuovi modelli relativi alle domande di contributi ex art. 3 della legge 250 del 07 agosto 1990, per l’accesso ai contributi all’editoria. Le importanti modifiche apportate alla legislazione vigente dalla legge n. 103 del 16 luglio 2012, hanno comportato cambiamenti sostanziali.
Segnaliamo che nel modello dei costi, il Dipartimento in relazione ai costi del personale ha ammesso l’iscrizione dei soli costi relativi al personale dipendente assunto con contratto a tempo indeterminato, escludendo, quindi, dal novero dei costi del personale ammissibile a contributo quello derivante dal personale con contratto a tempo determinato. Questa impostazione sembra rispondere ad una lettura estremamente restrittiva di quanto disposto dalla lettera a, comma 2, articolo 2 della legge n. 103 del 16 luglio 2012, che prevede testualmente che il contributo, che non può comunque superare quello riferito all’anno 2010, è così calcolato: “una quota fino al 50 per cento esclusivamente dei costi sostenuti per il personale dipendente, calcolati in un importo massimo di 120.000 euro annui e di 50.000 euro annui rispettivamente per ogni giornalista e per ogni poligrafico assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato………..”.
Segnaliamo, inoltre, la necessità di far rientrare la certificazione dei costi di testata da parte delle società di revisione nell’ambito della relazione di certificazione afferente il bilancio.
In pari data, il Dipartimento ha emanato delle risposte rispetto a diversi quesiti che riportiamo in allegato.