Con la delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 59/09/CSP, sono state divulgate le “disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione, relative alla campagna per l’elezioni provinciali e comunali fissate per i giorni 6 e 7 giugno 2009”.
La delibera in oggetto specifica che, in caso di secondo turno elettorale per i candidati ammessi al ballottaggio, fino alla data fissata per la votazione (21 e 22 giugno), gli spazi di comunicazione politica e quelli relativi ai messaggi politici autogestiti a titolo gratuito sono ripartiti in modo paritario tra gli stessi candidati interessati alla consultazione.
Per quanto concerne le modalità di pubblicazione dei messaggi politici elettorali valgono le stesse regole già viste in occasione del primo turno di votazioni (vedi delibera n. 19/2009).
Fino alla data di chiusura della campagna elettorale (ore 24 del 19 giugno), le emittenti radiotelevisive che intendono diffondere messaggi politici autogestiti gratuiti, devono divulgare, un apposito comunicato preventivo (Allegato 1).
Per quanto riguarda i messaggi politici a pagamento, le emittenti sono tenute a dare notizia dell’offerta dei relativi spazi mediante un avviso (Allegato 1) da trasmettere, almeno una volta al giorno, nella fascia oraria di maggiore ascolto, per tre giorni consecutivi, in cui, tra l’altro, si da evidenza di un documento analitico di autodisciplina (Allegato 2).
Le emittenti radiofoniche e televisive, pubbliche e private, sono tenute a rispettare, fino alla chiusura delle operazioni di voto, il divieto di rendere pubblici o comunque diffondere i risultati, anche parziali, di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo precedente a quello del divieto. E’ vietata, altresì, la pubblicazione e la trasmissione dei risultati di quesiti rivolti in modo sistematico a determinate categorie di soggetti perché esprimano con qualsiasi mezzo e in qualsiasi forma le proprie preferenze di voto o i propri orientamenti politici.
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