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Circolare n. 25 del 26/11/2010 – Decreto 21 ottobre 2010: Nuove tariffe postali per le spedizioni di prodotti editoria profit

Mercoledì scorso sono entrate in vigore le disposizioni contenute nel decreto ministeriale del 21 ottobre 2010 che recepisce l’accordo raggiunto da editori e Poste Italiane sulla determinazione delle nuove tariffe per la spedizione delle pubblicazioni profit. La presente circolare fa seguito alle nostre precedenti nn. 13 e 19 del 2010.

Le tariffe massime per le spedizioni di cui al suddetto decreto si applicano a partire dal 1° settembre 2010 e fino al 31 dicembre 2012 e valgono per le imprese editrici di quotidiani, periodici e libri iscritte al Registro degli operatori di comunicazione (ROC). Per quanto riguarda i libri, le nuove tariffe valgono per i “pieghi di libri” mentre restano esclusi quelli spediti tramite pacchi.
Le tariffe si diversificano in base alla periodicità nei seguenti due scaglioni.

Quotidiani, periodici locali e giornali con minimo due uscite a settimana.
Gli allegati A e B del decreto riportano le tariffe massime per la spedizione in Italia in abbonamento postale, delle pubblicazioni con minimo due uscite a settimana o le pubblicazioni locali, ovvero quelle che soddisfano le seguenti caratteristiche:
a) altezza superiore o uguale a 38 cm e larghezza superiore o uguale a 28 cm;
b) numero di pagine superiore a 16 per singola pubblicazione;
c) una uscita a settimana;
d) destinazione per almeno il 90% degli oggetti spediti da ciascuna testata nella stessa regione in cui sono edite.
In particolare, l’allegato A riporta le tariffe applicabili dal 1° settembre 2010 fino al 31 agosto 2011 e l’allegato B quelle applicabili a decorrere dal 1° settembre 2011.

Tutti gli altri periodici
Per le riviste con meno di due uscite a settimana, le tariffe massime applicabili sono riportate dagli allegati C (periodo 1° settembre 2010 – 31 agosto 2011) e allegato D (a decorrere dal 1° settembre 2011).

Le tariffe massime per la spedizione per l’Italia di libri mediante pieghi sono determinate nell’allegato E.

Le tariffe sono, inoltre, distinte per aree geografiche:
a) area metropolitana (AM), area di destinazione appartenenti ai comuni di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari e Napoli;
b) capoluogo di provincia (CP), aree metropolitane diverse dal precedente elenco (CAP con la terza cifra 1 o 9).
c) area extraurbana (EU), area individuata dall’insieme dei CAP con terza cifra 0,5 o 8.

L’accesso alle tariffe è subordinato al rispetto degli standard di accettazione predisposti e pubblicati dal Fornitore del servizio universale sul proprio sito web, nonché su quello dell’Autorità di regolamentazione del settore postale
Per “spedizioni correttamente prelavorate e confezionate di prodotti non omologati” si intendono quelle conformi alle modalità di prelavorazione e confezionamento.
Per “spedizioni correttamente prelavorate e confezionate di prodotti omologati” si intendono quelle conformi anche alle modalità operative per l’omologazione.
Alle spedizioni che rispettano gli standard di accettazione predisposti e pubblicati dal Fornitore del servizio universale, non prelavorate e confezionate si applicano, fino al 24 gennaio 2011, le tariffe previste per le spedizioni omologate con destinazione extraurbana, corrispondenti allo scaglione di peso e alle quantità oggetto della spedizione.

Dal 1° gennaio 2011 le tariffe e la disciplina del presente decreto sono applicabili anche agli operatori postali abilitati alla fornitura di servizi postali universali sul territorio nazionale diversi dal fornitore del servizio universale. Con la medesima decorrenza è consentito agli operatori postali di stipulare singoli accordi che prevedano, in presenza di particolari condizioni quali volumi, concentrazione geografica o temporale, l’applicazione di tariffe più favorevoli per la spedizione di prodotti editoriali.

Ricordiamo che l’art. 2, comma 2-undecies, del decreto-legge n. 40/2010 ha escluso dalla ex tariffa no-profit le pubblicazioni delle associazioni politiche, dei sindacati, degli ordini professionali, delle associazioni professionali di categoria e delle associazioni d’arma e comabattentistiche. Pertanto queste pubblicazioni devono richiedere l’applicazione delle tariffe introdotte dal decreto in esame.

Allegato A

Allegato B

Allegato C

Allegato D

Allegato E

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