Facendo seguito alla nostra circolare n. 02/2013, riteniamo opportuno fornire alcuni chiarimenti in relazione agli adempimenti a carico delle imprese, anche in quanto il termine fissato dalla legge in relazione alla costituzione della Commissione è scaduto ieri.
Infatti per quanto disposto dall’articolo 2 dalla legge 31 dicembre 2012, n. 233, la Commissione sarebbe dovuta essere costituita entro il 18 febbraio u.s. Tuttavia ricordiamo che il rappresentante delle associazioni datoriali deve essere scelto di comune accordo tra le stesse e, pertanto, è presumibile che vi siano ulteriori ritardi nell’insediamento della Commissione.
La Commissione entro due mesi dall’insediamento redigerà un elenco delle imprese in regola con i parametri per l’equo compenso, dandone rilevanza esterna.
I parametri verranno definiti dalla stessa Commissione, una volta istituita, sulla base della natura e delle caratteristiche delle prestazioni nonché in maniera analoga a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro.
L’accesso all’elenco da parte dell’impresa è condizione necessaria per beneficiare di qualsiasi tipo di contributi e/o agevolazioni previste dalla legge. La portata della norma è molto ampia, per cui l‘esclusione dai benefici per le imprese non iscritte non va limitata ai soli contributi diretti. Inoltre, gli accordi in violazione dell’equo compenso sono nulli.
L’iscrizione all’elenco potrà avvenire, in assenza di altra specifica disposizione da parte del Dipartimento informazione editoria, solo una volta istituita la Commissione.
Pertanto, riteniamo che finché la medesima Commissione non inizi la propria attività, non essendo possibile un’iscrizione, non vi è alcuna violazione della norma ipotizzabile. Quindi, fino a nuovo avviso, riteniamo che nessun adempimento sia richiesto alle imprese.
Chiaramente il CCE provvederà ad aggiornare tutti i clienti non appena vi saranno novità concrete.
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