Egregio Editore,
con la presente, provvediamo ad aggiornarLa sulla disciplina della pubblicità politica in periodo di campagna elettorale.
Con la delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 84/06/CSP, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, sono state divulgate le disposizioni per le modalità di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle consultazioni in oggetto.
Nel seguito, Le dettagliamo gli adempimenti cui è tenuto per diffondere, sulla testata o sulle testate da Lei edite, messaggi politici elettorali.
Entro 5 giorni dall’entrata in vigore del suddetto provvedimento [1], l’editore deve pubblicare un apposito comunicato preventivo (Allegato 1 COMUNICATO PREVENTIVO – stampa) in cui siano precisate le condizioni di accesso agli spazi, l’avvenuta predisposizione di un documento analitico di autodisciplina, l’indirizzo ed il numero di telefono della redazione della testata presso la quale questo è depositato.
Il documento analitico (Allegato 2 CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE – stampa, di cui può anche essere omessa la pubblicazione, ma non l’adozione) deve contenere:
2.A) le condizioni temporali di prenotazione degli spazi pubblicitari con puntuale indicazione del termine ultimo di prenotazione rapportato ad ogni singolo giorno di pubblicazione;
2.B) le tariffe praticate, distinte per singola testata nell’ipotesi di pluralità di testate, e le eventuali condizioni di gratuità;
2.C) ogni eventuale ulteriore circostanza od elemento anche tecnico rilevante per la fruizione degli spazi stessi e, in particolare, la definizione dei criteri di accettazione delle prenotazioni in base alla loro progressione temporale;
2.E) nell’ipotesi di edizioni locali o pagine locali di pubblicazioni nazionali[2], occorre procedere alla differenziazione, laddove adottata, delle tariffe sulle pagine nazionali e delle tariffe sulle pagine locali.
Nel variare il documento analitico che Le proponiamo, Le evidenziamo che debbono essere riconosciute a favore di tutti coloro che richiedono spazi per la diffusione di messaggi politici elettorali le condizioni migliori praticate ad uno di essi. Questo significa che non esiste margine alcuno di sconto (differenziato a seconda dell’inserzionista) rispetto al piano tariffario adottato per le consultazioni elettorali in oggetto.
La disciplina in oggetto regola la diffusione di messaggi politici elettorali effettuata nel periodo che intercorre tra la data di convocazione dei comizi elettorali e il penultimo giorno antecedente la data delle elezioni (quindi, fino al 26 maggio). Sono ammesse esclusivamente le seguenti forme di messaggio politico elettorale: annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi; pubblicazioni destinate alla presentazione dei programmi delle liste, dei gruppi di candidati e dei candidati; le pubblicazioni di confronto tra più candidati.
E’ fatto divieto assoluto di inserire propaganda a qualsiasi titolo nel giorno precedente ed in quello stabilito per le votazioni.
Nei quindici giorni antecedenti la data delle elezioni (quindi, dal 13 maggio), è fatto divieto di pubblicare risultati di sondaggi aventi ad oggetto le votazioni o gli orientamenti politici e di voto degli elettori. Fino al 12 maggio, i risultati dei sondaggi devono essere corredati da una nota informativa da cui si desumano: I) il soggetto che ha realizzato il sondaggio; II) il committente e l’acquirente del sondaggio; III) i criteri seguiti per la formazione del campione, evidenziando se si tratta di sondaggio rappresentativo o sondaggio non rappresentativo; IV) il metodo di raccolta e di elaborazione dei dati; V) il numero delle persone interpellate e l’universo di riferimento; VI) il testo integrale delle domande rivolte; VII) la percentuale delle persone che hanno risposto alle singole domande; VIII) la data in cui è stato realizzato il sondaggio. La nota informativa deve essere evidenziata in apposito riquadro. Infine, i risultati dei sondaggi devono essere resi disponibili a cura del committente sul sito web istituito e tenuto a cura del Dipartimento per l’informazione e per l’editoria presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/).
La disciplina in oggetto non si applica agli organi di partito o di movimenti politici. L’art. 22 del regolamento prevede che, nell’ipotesi di specie, i partiti, le forze politiche, le coalizioni o le liste debbano tempestivamente fornire comunicazione all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. In particolare, il regolamento di attuazione di cui alla premessa prevede che i partiti, le forze politiche, le coalizioni e le liste sono tenute a fornire con tempestività all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ogni indicazione necessaria a qualificare gli organi ufficiali di stampa dei partiti e dei movimenti politici.
Riteniamo opportuno, comunque, che invitiate i partiti o i movimenti politici referenti ad effettuare a stretto giro una comunicazione all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dove si espliciti l’eventuale applicazione dell’esenzione dall’obbligo di legge o, come riteniamo preferibile, l’adozione, comunque, di un documento analitico e della relativa applicazione sulla testata delle disciplina in oggetto.
Le disposizioni di cui alla delibera in commento si applicano anche in caso di ballottaggio, nel periodo intercorrente tra la prima e la seconda votazione e alle eventuali ulteriori consultazioni comunali e provinciali che, per fatti sopravvenuti, si dovessero svolgere nel mese di giugno 2006.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti porgiamo cordiali saluti.
Allegati:
Bozza di comunicato preventivo da pubblicarsi entro 5 giorni dalla data di entrata in vigore della delibera in commento. Allegato 1 circ. 12.06 – COMUNICATO PREVENTIVO (stampa)
Bozza di documento analitico da conservare presso la redazione della testata. Allegato 2 circ. 12.06 – CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE (stampa)
[1] La delibera entra in vigore alla data di indizione dei comizi elettorali.
[2] Per pubblicazioni nazionali la delibera in commento intende le testate con diffusione pluriregionale.
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