Egregio editore,
con la presente, Le comunichiamo che in data 6 marzo 2002 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.p.r. n. 20 del 16 gennaio 2002 avente ad oggetto il Regolamento di attuazione del Fondo per la mobilità e riqualificazione professionale dei giornalisti, previsto dall’art. 15 della legge n. 62 del 7 marzo 2001.
La gestione del Fondo è delegata al Dipartimento per l’informazione e per l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri presso cui è stato istituito un Fondo pari a 4.389.883,64 euro annui.
La finalità del Fondo è favorire la mobilità e la riqualificazione dei giornalisti dipendenti di imprese editoriali in crisi.
Le condizioni per l’attivazione del fondo sono le seguenti:
esistenza dello stato di crisi occupazionale per ristrutturazione, riorganizzazione o crisi economica ai sensi della normativa vigente;
impegno dei giornalisti a rassegnare le proprie dimissioni al momento dell’approvazione del progetto;
esistenza di un quinquennio di rapporto di lavoro subordinato rispetto alla data di presentazione delle dimissioni.
I progetti
Ricordiamo che l’articolo 15 divide gli interventi in tre direzioni.
Il primo riguarda i singoli giornalisti che decidono di preferire l’autoimpreditorialità, rinnovando le proprie professionalità verso i nuovi media. Per detti progetti il contributo massimo è di €. 10.329,13.
Il secondo sistema è rivolto a concedere diciotto mensilità del trattamento tabellare minimo della categoria di appartenenza a favore dei progetti, concordati tra le imprese ed i sindacati di categoria, diretti a favorire l’esodo volontario dei giornalisti collocabili in CIGS o in possesso dei requisiti per accedere al prepensionamento.
Il terzo è rivolto a favorire la ricollocazione anche al di fuori del settore editoriale dei giornalisti, previo accordo tra le imprese ed i sindacati di appartenenza. In detta ipotesi, il contributo è pari al 50% della spesa del progetto oltre al pagamento a favore del giornalista di dodici mensilità del trattamento tabellare minimo della categoria di appartenenza.
I vari tipi di sostegno sono tra loro cumulabili.
Si segnala una notevole semplicità negli adempimenti rimessi a carico dei giornalisti e delle aziende.
Riteniamo che il Fondo in oggetto abbia un debole interesse per le imprese di dimensioni medio piccole, cui in genere ci rivolgiamo.
Segnaliamo, inoltre, che mancano ancora i regolamenti attuativi dell’art. 5 (contributi in c/interesse), dell’art. 8 (credito d’imposta) e dell’art. 18 (modifiche all’articolo 3 della legge 7 agosto 1990, n. 250) della legge n. 62 del 2001.
Restando a disposizione, cogliamo l’occasione per augurarVi una serena Pasqua.
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…
Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…
Google “spegne” la stampa europea. C’è un test, che fa da preludio a una precisa…