Oggi la Camera ha approvato la fiducia al ddl 4086, che contiene rilevanti modifiche al decreto-legge del 29 dicembre 2010, n. 225 (vedi circolare n. 1/2011). In particolare, viene modificato l’art. 3, comma 1, lettera b), riducendo la spesa autorizzata dall’articolo 1, comma 58, della legge 220/2010 per interventi a sostegno all’editoria da 100 a 80 milioni di euro che si vanno a sommare ai 195 milioni già stanziati nella tabella C sul capitolo editoria. Uno stanziamento comunque insufficiente a garantire il pagamento dei contributi relativi all’esercizio 2010.
In altri termini, l’originaria riduzione dello stanziamento a favore del settore è stato portato da 50 a 80 milioni di euro. Soldi che sono legati agli incassi derivanti dall’asta pubblica delle frequenze che ancora non è stata avviata, in quanto le stesse frequenze sono legittimamente occupate dagli operatori televisivi.
Il disegno di legge in oggetto modifica anche l’autorizzazione di spesa a sostegno dell’emittenza televisiva locale e dell’emittenza radiofonica locale e nazionale di cui all’articolo 1, comma 61, della legge 13 dicembre 2010, n. 220: i contributi di cui alla legge 448/98 vengono integrati per 15 milioni di euro per l’anno 2011. Ai 56.943.168 euro (48.308.198 per tv locali e 8.634.970 per radio) già stanziati per l’anno 2011, vanno sommati 45 milioni di euro previsti dalla legge di stabilità 2011 e 15 milioni approvati dal disegno di legge in oggetto.
Complessivamente, dunque, i fondi 448/98 per il 2011 ammonterebbero a 116.943.168 euro di cui 60 milioni solo teorici in quanto “legati” all’asta delle frequenze di cui sopra.
Ricordiamo che la legge di stabilità ha, inoltre, deciso lo stanziamento di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2012 e 2013 a favore delle tv e radio locali. Anch’essi coperti dagli incassi dell’asta pubblica delle frequenze.
Il disegno di legge in esame prevede un’estensione per l’anno finanziario 2011 per la concessione di contributi (nel limite di 1 milione di euro) in favore delle emittenti radiotelevisive che trasmettono programmi in lingua francese, ladina, slovena e tedesca nelle regioni autonome Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Con tale disposizione si prorogano, al solo 2011, le provvidenze previste per gli anni dal 2007 al 2009, ai sensi dell’articolo 3, comma 2-ter, della legge n. 250 del 1990 così come modificato dalla legge finanziaria 2007 (legge 296/2006).
Il divieto per i soggetti che esercitano attività televisiva in ambito nazionale, attraverso più di una rete, di acquisire partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di giornali quotidiani, resta fissato al 31 marzo 2011, ulteriormente prorogabile al 31 dicembre 2011.
Il disegno di legge in esame passerà, domani, al Senato, per il via libera definitivo.
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