Nella giornata di oggi il Dipartimento informazione ed editoria ha pubblicato il decreto di attribuzione per l’esercizio 2011 di ulteriori risorse a favore delle imprese editrici ammesse, ai contributi previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 250, per l’annualità in oggetto.
Ricordiamo che a partire dai contributi relativi all’esercizio 2010 i contributi sono subordinati, nel quantum, allo stanziamento di bilancio e che, pertanto, laddove il fabbisogno fosse superiore alle risorse disponibili il Dipartimento provvede attraverso un riparto proporzionale delle somme tra i soggetti aventi diritto (comma 62, dell’art. 2 della legge n. 191 del 23 dicembre 2009).
In relazione all’esercizio 2010, in presenza di un fabbisogno complessivo determinato dal Dipartimento informazione ed editoria pari ad euro 175.724.916,93 e di uno stanziamento pari ad euro 150.242.366,95 gli uffici hanno liquidato un importo pari al 85% di quello teoricamente spettante.
In relazione all’esercizio 2011, in presenza di un fabbisogno complessivo determinato dal Dipartimento informazione ed editoria pari a circa 160.000.000 di euro e di uno stanziamento pari a circa 106.800.000, gli uffici hanno liquidato un importo pari al 66,724% di quello teoricamente spettante.
In sede di determinazione del fabbisogno il Dipartimento informazione ed editoria ha accantonato anche le somme di competenza di imprese non ammesse al contributo pubblico, per mancanza dei requisiti, in attesa della definizione di eventuali ricorsi da parte di queste.
Laddove, quindi, le imprese escluse non ricorressero avverso i provvedimenti di diniego della domanda o soccombessero in sede giudiziale, si libererebbero risorse da destinare alle imprese ammesse ai benefici per i relativi esercizi di competenza.
Con il decreto che alleghiamo il Dipartimento informazione ed editoria ha determinato di riliquidare l’importo di euro 10.192.032,73 a favore delle imprese ammesse a contributo per l’esercizio 2011, condizionando l’erogazione al consolidamento dei provvedimenti di esclusione (mancata presentazione del ricorso o soccombenza in sede giudiziale). L’importo in oggetto, in termini percentuali, dovrebbe valere circa il 7 per cento delle somme teoricamente spettanti per l’esercizio 2011 in ragione delle singole imprese.
E’ evidente che il decreto è condizionato, come detto, al consolidamento dei provvedimenti di esclusione e, quindi, al decorso del termine per la prescrizione delle azioni legali o all’esito del contenzioso. Il che significa che allo stato non è possibile prevedere né i tempi né l’intensità dell’eventuale riliquidazione a favore delle imprese ammesse ai contributi per l’esercizio 2011.
Segnaliamo che ancora non esiste un provvedimento analogo per la ripartizione delle somme inerenti i contributi relativi all’esercizio 2010.