Le autorità cinesi hanno compiuto in novembre delle ”ispezioni” nelle sedi dell’agenzia d’informazione Bloomberg a Pechino e a Shanghai, secondo la rivista americana Fortune. Si tratta, scrive la rivista, di ”un chiaro segno di irritazione” da parte delle autorità. Ieri è stato impedito ad un giornalista della Bloomberg di assistere alla conferenza stampa del premier britannico David Cameron, che è in visita in Cina. La Bloomberg, una delle grandi agenzie internazionali, è nel mirino del governo di Pechino fin dalla scorsa estate, quando ha pubblicato un’inchiesta sulle ricchezze accumulate dalle famiglie di alcuni dirigenti politici, tra cui il presidente Xi Jinping. Secondo un articolo pubblicato dal New York Times, in novembre il direttore dell’agenzia Matt Winkler avrebbe bloccato la pubblicazione della seconda parte dell’inchiesta per evitare l’espulsione della Bloomberg dalla Cina. In una riunione con i suoi giornalisti, Winkler avrebbe paragonato la situazione in Cina a quella della Germania nazista alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. La Bloomberg ha smentito.
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