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Cina. Apple rimuove applicazione anticensura, protesta in rete

 La Apple ha inspegabilmente rimosso dal suo store l’applicazione gratuita OpenDoor, che permetteva di collegarsi a internet tramite un ip straniero, ingannando cosi’ i filtri della censura che bloccano alcuni contenuti in base in base al Paese da cui si naviga. La decisione e’ stata accolta con grande delusione soprattutto in Cina, dove i firewall imposti dal governo vietano l’accesso a decine di migliaia di siti web. Secondo quanto riferisce il sito web della BBC, gli sviluppatori di OpenDoor hanno scritto ripetutamente alla Apple per protestare contro la rimozione, senza ottenere risposta. I responsabili di Cupertino non hanno voluto commentare la notizia con la BBC, limitandosi a ricordare che “gli sviluppatori hanno l’obbligo di conformarsi alle leggi vigenti nei singoli Paesi”. I responsabili di OpenDoor, che intendono rimanere anonimi, hanno riferito che lo strumento e’ stato scaricato circa 800mila volte, circa un terzo delle quali in Cina, dove non e’ la prima volta che la Apple rimuove un’applicazione per contenuti che vengono considerati “illegali”. In precedenza la scure della censura aveva colpito una news app di NTD (New Tang Dynasty), televisione con base negli Stati Uniti e fondata da membri di Falun Gong e un’altra app che metteva a disposizione libri proibiti sul Tibet.

Questa è una notizia dell’agenzia Asca.

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