CHIUSURA GIORNALE DI TOSCANA. LE REAZIONI DEI POLITICI

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”Il Giornale della Toscana cessa le pubblicazioni. Una decisione grave, assunta dall’editore (una societa’ vicina all’onorevole Denis Verdini) in modo unilaterale, senza confronto con le parti sociali e dopo che per 13 mesi i dipendenti, con i quali sono solidale, non percepivano il salario”. Lo sottolinea, in una nota, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. ”Dopo il Nuovo Corriere di Firenze chiude anche il Giornale della Toscana. Due testate in un anno sono un grandissimo prezzo per la liberta’ di stampa. E la crisi sta attanagliando altre testate televisive e radiofoniche. E’una vera emergenza”, ha aggiunto Rossi.

“La chiusura del Giornale della Toscana e’ una pessima notizia per la citta’ e per il mondo dell’informazione. E lo e’ ancora di piu’, se come in questo caso restano senza lavoro giornalisti, poligrafici, fotografi e collaboratori che non riscuotono lo stipendio da 13 mensilita'”. E’ quanto afferma il vicesindaco di Firenze Dario Nardella, appreso che da oggi Il Giornale della Toscana non sara’ in edicola. “Quella dell’editore e’ una decisione molto grave – aggiunge Nardella – sulla quale mi auguro possa comunque aprirsi al piu’ presto un confronto con i lavoratori. Ogni volta che si spenge una voce nel mondo dell’informazione, e’ come se un pezzo di democrazia venisse meno”.

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