Chiude Sportitalia. Dal 1 novembre solo su piattaforma sky in formato ridotto

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La garanzia del pluralismo e dell'imparzialità dell'informazione costituisce strumento essenziale per la realizzazione di una democrazia compiuta; si tratta di una necessità avvertita dalle forze politiche, dal mondo della cultura, dalla società civile. (Carlo Azeglio Ciampi)

Giornalisti in sciopero e palinsesto azzerato con due giorni d’anticipo sulla scadenza del 1° novembre. Chiude Sportitalia, emittente dedicata al calcio e allo sport che dal febbraio del 2004 trasmetteva sul digitale terrestre e sulla piattaforma satellitare di Sky. Una delle poche eccezioni ‘free’ in un panorama in cui gli eventi in diretta sono sempre più a pagamento e sempre meno a disposizione di tutti. Chiude causa difficoltà economiche e perché le frequenze del digitale terrestre su cui trasmetteva (canali 60, 61 e 62) sono state acquistate in estate da LtMultimedia, pronta a subentrare con un proprio palinsesto e tre nuovi canali dedicati a calcio, sport olimpici e motori che si chiameranno LtSport 1, LtSport 2 e LtSport 3.Avverrà da subito sulla piattaforma Sky e tra qualche tempo su quella del digitale terrestre che interessa maggiormente la platea degli appassionati di sport che in questi anni hanno imparato ad apprezzare l’offerta di Sportitalia, in grado garantire visibilità a discipline e campionati che via via venivano abbandonati da Sky. Il caso più recente e clamoroso sono stati i diritti della Ligue1 e dell’Eurolega di basket che fino alla scorsa primavera rendevano il palinsesto dell’emittente assolutamente godibile. Per i telespettatori del satellitare cambia poco. L’operazione-Fox da parte di Murdoch ha riportato in onda tutti i principali campionati stranieri e i diritti del basket europeo sono anch’essi tornati nell’orbita Sky. Tra qualche settimana sarà più chiaro il destino delle immagini delcampionato Primavera (altra esclusiva Sportitalia) che potrebbero essere confermati nella programmazione dei nuovi canali, così come alcune rubriche dedicate alla serie A e alla serie B. Non tutto, però, sarà uguale perché la chiusura di Sportitalia e il passaggio al nuovo editore (già proprietario di Alice, Arturo, Leonardo, Marcopolo e Nuvolari) rischia di portare a un taglio dei 35 giornalisti che sin qui hanno reso possibile il miracolo di Sportitalia e che oggi non hanno alcuna certezza sul proprio futuro. Gli ultimi mesi sono stati un’agonia tra difficoltà tecniche, contenzioni economici sui diritti tv, offerta produttiva in calo e incertezze su pagamenti e futuro. Anche per questo la chiusura delle trasmissioni avviene in pratica con due giorni d’anticipo sulla scadenza del 1° novembre: i giornalisti hanno deciso infatti una serrata per chiedere garanzie. Ricordiamo che i canali televisivi di Sportitalia, all’esito della procedura fallimentare che aveva coinvolto la società Maroncelli 9 (ex Interactive Group), erano stati acquistati dal gruppo Lt Multimedia (ex Sitcom), editore dei canali Arturo (LCN 221) e Nuvolari (LCN 222) veicolati sul DTT e Marco Polo, Alice e Leonardo trasportati sulla piattaforma sat di Sky. L’assegnazione al gruppo televisivo romano era conseguita ad un’asta al rialzo (cui avevano partecipato altri due competitori), all’esito della quale avevano trovato collocazione i titoli autorizzatori relativi ai marchi palinsesti Sportitalia, Sportitalia 2 e Sportitalia 24 (prodotti materialmente realizzati dalle società del gruppo Edb Media ed Edb Service). All’indomani dell’acquisto, Valter La Tona, a.d. di Lt Multimedia (soggetto giuridico controllato da Lt Holding), aveva spiegato le strategie sottese all’acquisto delle autorizzazioni per la fornitura di servizi di media audiovisivi cui sono associati gli appetibili LCN 60, 61 e 62 del digitale terrestre, che attualmente ospitano la programmazione dei tre canali fondati da Bruno Bogarelli (ma che non è detto che non saranno destinati ad altri prodotti tv del gruppo nell’ambito di un piano di riordino editoriale). Il gruppo Lt Multimedia – che sul digitale e’ presente con i canali Nuvolari, Alice, Leonardo, Marcopolo e Arturo – aveva ribadito l’intenzione di non rinunciare alla programmazione sportiva a marchio Sportitalia avviata nel 2004 con la partnership tra Tarak Ben Ammar ee Eurosport.

Giannandrea Contieri

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