Chiude l’associazione dei Bielorussi in Italia, arriva la solidarietà dei giornalisti trentini e altoatesini. Per il sindacato, si tratta di una ingerenza del governo della repubblica ex sovietica finalizzata a smorzare il dissenso nei confronti del regime. Un atto intollerabile, secondo i giornalisti, che si schierano dalla parte dell’associazione. Senza se e senza ma.
In una nota, il sindacato dei giornalisti trentini e dell’Alto Adige ha espresso la sua solidarietà ai vertici dell’organismo chiuso. Il segretario Rocco Cerone ha scritto. “Siamo particolarmente vicini alla presidente dell’Associazione Bielorussi in Italia Supolka, con sede a Trento, Ekaterina Ziuziuk, presidente del gruppo regionale di Articolo21”. Dunque ha aggiunto. “Il provvedimento del governo bielorusso si inserisce in una serie di azioni, non solo in Europa, tese a tappare la voce ai giornalisti, rei di fare soltanto il loro dovere: informare i cittadini”.
Per Cerone. “Il regime dittatoriale ed antidemocratico bielorusso pensa di avere spento le voci dei 1500 giornalisti, redattori, editori, fotografi, cameraman, dopo averne arrestato ventisette, che giacciono tuttora in carcere”. Quindi ha concluso. “Interpretando il pensiero della Fnsi e del Sindacato Europeo dei Giornalisti questa lotta deve risvegliare le coscienze sul dramma che si sta consumando in Bielorussia. Sosterremo Ekaterina Ziuziuk e l’Associazione Bielorussi in italia Supolka in tutte le iniziative che riterra’ di organizzare a sostegno dei colleghi bielorussi”.
Solidarietà all’associazione è arrivata anche da Articolo21 che si è unita alle dichiarazioni rilasciate dai giornalisti del sindacato di Trento e dell’Alto Adige.