La crisi del centro di produzione Rai di Napoli fa muovere la politica. Prima il sindaco De Magistris e poi la senatrice Cinque Stelle Sabrina Ricciardi mettono sul tappeto la questione del rilancio industriale della Rai che rischia di colpire un’importante riferimento culturale e giornalistico della Campania e del Sud.
De Magistris ha inviato una lunga lettera al presidente della Rai, Marcello Foa, in cui scrive: “Sono a conoscenza della prossima approvazione del piano industriale della Rai che sembra prevedere il ridimensionamento delle produzioni e dell’organico, della storica sede della nostra Città”. E aggiunge: “Si tratterebbe, se confermate, di scelte aziendali assolutamente non condivisibili, frutto di una politica gestionale e di sviluppo che pone attenzione ad altre aree del nostro Paese, con gravissimo discapito della realta’ produttiva e culturale di Napoli e del Mezzogiorno. Ciò condurrebbe alla perdita di decine e decine di posti di lavoro, con gravi ricadute occupazionali anche nell’indotto della nostra Regione, territorio che già soffre e che paga un prezzo altissimo alla crisi economica”.
Infine la richiesa diretta a Foa: “Le chiedo a tal proposito, signor presidente, che il Centro di produzione Rai della nostra Città – che e’ patrimonio dell’intero Paese – riceva un impulso di serio e convinto sviluppo”.
Sul caso è intervenuta, sollecitata dall’interrogazione della senatrice di Forza Italia Alessandrina Lonardo, anche la senatrice Cinque Stelle Ricciardi: “Seguiamo con grande attenzione la mobilitazione dei lavoratori Rai che chiedono il rilancio del Centro di produzione televisivo di Napoli e la difesa dei valori del servizio pubblico. Nei prossimi giorni – aggiunge Ricciardi – sarà presentato il Piano Industriale per il rilancio della Rai. L’auspicio è che la più importante Azienda culturale del Paese rafforzi se stessa valorizzando la sua capacità produttiva soprattutto in quella parte del Paese, il Sud, che si è sempre contraddistinta per esprimere talento e creatività”.
E la conclusione: “Attendiamo quindi di conoscere dall’amministrazione delegato Fabrizio Salini quali nuove e più alte prospettive verrano date al Centro partenopeo e come verrà garantito, ed eventualmente implementato, il livello occupazionale. Serve un cambio di rotta deciso per non lasciare indietro una parte importante della produzione del servizio pubblico”.