I lavoratori del Centro editoriale dehoniano di Bologna hanno proclamato, nell’assemblea di oggi, una giornata di sciopero immediato per la dichiarazione, da parte dell’azienda, di nove esuberi, in seguito all’aggravamento della situazione economico-finanziaria della casa editrice religiosa, dopo la chiusura, annunciata nello scorso luglio delle riviste ‘Il Regnò, ‘Settimanà e ‘Musica e assembleà. “Il sindacato – si legge in una nota della sindacato – ha proposto un percorso di risanamento che prevede l’apertura, alla fine del contratto di solidarietà attualmente in essere, di una cassa integrazione, dichiarando anche i numeri dei possibili prepensionamenti nel biennio 2016-2017. L’azienda ha rifiutato tale percorso, perché vuole identificare i lavoratori che saranno licenziati e non è disponibile a predisporre percorsi di ricollocazione”. Secondo il sindacato delle edizioni dehoniane, la chiusura delle principali riviste storiche “è controproducente sia rispetto alla missione della casa editrice, sia rispetto all’immagine che ha sempre trainati anche altri ambiti editoriali dell’azienda”.
Tutti i rischi dell’Ai: se ne è parlato all’Agcom e il sottosegretario alla presidenza del…
Il nocciolo della questione o, almeno, uno dei temi più scottanti del rapporto tra Ai…
La comunicazione per la prenotazione degli investimenti incrementali programmati per il 2025 può essere presentata al Dipartimento per l’Informazione…
Entro il prossimo 31 marzo 2025 è fissata la scadenza per la presentazione della domanda per i contributi per…
Meta rischia di passare un brutto quarto d’ora in Francia. Il Syndacat national dell’Edition, la…
Con il D.P.C.M. del 12 marzo 2025 è stato approvato l’elenco, (vedi allegato), dei soggetti…