”C’è già tanta bella gente, in questi giorni, che mostra fastidio per il ruolo dei sindacati nella società italiana e ne vuol fare il funerale. Un nome su tutti: Montezemolo. È sicuro di trovarsi bene in quella compagnia?”: lo chiede il presidente della Fnsi Roberto Natale a Beppe Grillo che ha definito un ”autofunerale day” il 23 aprile, giornata delle celebrazioni per il centenario del sindacato.
Natale, in una nota, entra nel dettaglio dei temi del V2-Day in programma il 25 aprile nelle piazze italiane dove verranno raccolte le firme per l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti, la cancellazione del finanziamento pubblico all’editoria e l’eliminazione della legge Gasparri sulle radiotelevisioni.
Riguardo all’abolizione dell’Ordine, Natale spiega come il punto sia capire se ”chi fa giornalismo per mestiere debba avere qualche dovere in più e una formazione più qualificata”. E, citando il caso di Renato Farina, sottolinea come siano troppo lunghe le procedure per sanzionare chi lo merita: ”Noi stiamo chiedendo da tempo una riforma radicale che velocizzi queste procedure e le renda più efficaci. Perché‚ a regolamentarle oggi è una legge, e dunque per cambiarle c’è bisogno di un’altra legge, votata dal Parlamento”.
Sull’accesso alla professione, Natale si chiede: ”Perché‚ non puntare ad una riforma radicale che, in prospettiva, individui un solo canale di ingresso”. E ricorda che anche su questo tema, ”ci siamo mossi da qualche anno: purtroppo nella totale assenza di risposte dalla politica (perché‚ anche l’accesso è procedura regolamentata dalla legge: non bastano propositi di autoriforma)”.
Sul fronte dell’abolizione del finanziamento pubblico all’editoria, la Fnsi chiede una riforma radicale ”anziché‚ la ‘piazza pulita’ che il referendum porta con sé”. ”La riforma – spiega – l’abbiamo chiesta inutilmente anche nella passata legislatura: è stato uno dei tanti fallimenti del governo Prodi sul versante della comunicazione. Ma è proprio sicuro, Grillo, che i nostri e i suoi obiettivi siano così lontani?”.
Quanto alla Gasparri, conclude Natale, ”credo che la contrarietà della Fnsi alla legge sia sufficientemente nota per poter risparmiare parole”.