Crescono sempre di piu’ le informazioni personali su Internet grazie ai social network, con la pubblicazione di foto personali o di amici, di video e della geolocalizzazione. Un fenomeno che fa aumentare il rischio di violazioni della privacy. Lo evidenzia il Censis nel 46° Rapporto annuale sulla situzione sociale del Paese. “Dei circa 23 milioni di utenti dei social network -si legge- il 51,2% pubblica informazioni personali, la stessa percentuale vi diffonde fotografie e video propri, il 30,7% comunica le attivita’ che svolge durante la giornata, il 10,7% consente la geolocalizzazione della posizione, il 7,1% pubblica informazioni e fotografie di altri (amici e familiari) e il 7% pubblica informazioni sulla propria vita sentimentale”.
Una vera e propria esplosione di informazioni, anche riservate, che fanno crescere il “rischio di subire violazioni della privacy”, avverte il Censis. Un rischio percepito dagli stessi utenti della rete. “Nel complesso -si legge nel Rapporto- e’ il 75,4% di chi accede a Internet a ritenere che esista il rischio che la propria privacy possa essere violata sul web (ne fa parte anche un 45,3% che teme la pubblicazione da parte di chiunque nei social network di contenuti e immagini che li riguarda)”.
E se il 54,3% degli italiani “ritiene che sia necessario tutelare maggiormente la privacy per mezzo di una normativa piu’ severa che preveda sanzioni e la rimozione dei contenuti sgraditi”, il 29,3% sostiene che questo sia impossibile “perche’ in rete non si distingue piu’ tra pubblico e privato”. A reputare che non si corrano rischi e che le attuali regole a garanzia della privacy siano sufficienti e’ il 7,6%. Inoltre, per il 74,3% degli italiani occorre cancellare i dati dalla formidabile memoria collettiva di Internet, mentre il 25,7% ritiene che non si possa cancellare la storia e che sia “giusto conoscere anche le informazioni sgradite e conservarle per sempre in Internet”.