Arresti al giornale Cumhuriyet, la Corte europea dei diritti umani ha condannato la Turchia per la violazione dei diritti dei cronisti coinvolti nella spinosa vicenda che si trascina ancora oggi tra i tribunali di Ankara.
La decisione ha previsto, inoltre, che il governo dovrà pagare 16mila ciascuno a favore di tutti gli otto giornalisti che furono costretti alla detenzione provvisoria perché espressero posizioni ritenute sfavorevoli al governo stesso in una serie di articoli e post pubblicati sui social media.
Secondo i giudici la scelta di avviare procedimenti penali a loro carico è stata un’interferenza nella loro libertà d’espressione. Solo qualche mese fa era insorta una feroce polemica proprio sul caso. Con molti osservatori che criticavano la Cedu per la lentezza assunta nel procedere con una decisione sul caso. Criticata, inoltre, la posizione del presidente dell’organo giurisdizionale, l’islandese Robert Spanò, finito nell’occhio del ciclone per aver accettato un premio direttamente dalle mani del presidente turco Erdogan.
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