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C’è l’accordo per il fondo di solidarietà delle Telecomunicazioni

È stato sottoscritto dalle parti sindacali e datoriali l’accordo finalizzato alla costituzione di un fondo di solidarietà bilaterali per la filiera delle Telecomunicazioni. L’annuncio è stato dato in una nota dall’Asstel-Assotelecomunicazioni che hanno segnalato la firma dell’atto avvenuta nei giorni scorsi con le sigle sindacali Slc Cigl, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni. Diversi gli obiettivi che si pone il fondo in un momento storico decisivo per il comparto.

 

Tra gli scopi e le finalità del fondo di solidarietà per le Telecomunicazioni, che sarà finanziato da imprese e lavoratori, ci sono diversi punti centrali. Tra questi, come si legge in una nota, “l’obiettivo di adattarsi ai diversificati bisogni della Filiera delle Telecomunicazioni, cui concorrono imprese che rientrano, e non, nel campo di applicazione dei regimi generali di Cassa Integrazione Guadagni; affiancare le imprese nella gestione dei propri lavoratori ed accompagnarle nei processi di formazione e di riqualificazione imposti dalla attuale fase di innovazione tecnologica e di conseguente riconversione industriale; guidare la trasformazione digitale delle imprese della Filiera, sostenendo gli investimenti che possono favorire nuovi modelli di organizzazione del lavoro”.

Per il presidente Asstel Massimo Sarmi e i segretari generali delle organizzazioni sindacali, Slc Cgil, Fabrizio Solari, Cisl Reti, Vito Vitale, Uilcom Uil, Salvo Ugliarolo, e Ugl Telecomunicazioni,Stefano Conti si tratta di un importante passo avanti. “La Filiera delle TLC ha anticipato sempre la trasformazione del lavoro. Nell’attuale fase di implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’intera Filiera TLC è fortemente impegnata, al fianco delle Istituzione, nel consentire il raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione del Paese. Per interpretare al meglio tale ruolo, i lavoratori necessitano di nuove competenze orientate alla capacità di implementare l’innovazione. Per questo occorre strutturare un’offerta formativa rispondente alle sfide che ci attendono. Riteniamo centrale il ruolo della formazione, non solo quella scolastica, ma anche quella permanente, che permetta alle persone che lavorano nelle imprese, anche in età adulta, di adattarsi al cambiamento e alle imprese di orientarsi più facilmente verso nuovi modelli di organizzazione del lavoro in chiave innovativa”.

E infine: “Il Fondo costituisce uno strumento essenziale che potrà contribuire al riequilibrio della Filiera offrendo soluzioni non più emergenziali, ma strutturali nell’ambito dei processi di trasformazione e transizione tecnologica e digitale. Per questo auspichiamo che le Istituzioni ravvisino la rilevanza nazionale della Filiera delle TLC per la digitalizzazione del Paese, riconoscendo un supporto pubblico alle finalità del Fondo, aggiuntivo al finanziamento da parte di imprese e lavoratori, che ne acceleri la piena operatività soprattutto nella fase di avvio”.

 

Luca Esposito

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