Ci illudevamo che avesse toccato il fondo dell’ignominia. Ma per Beppe Grillo quel fondo non ha mai fine. Calzando l’orbace mediatico l’ex comico ha tuonato – “meno giornali, significa più informazione” – rallegrandosi in particolare della messa in liquidazione dell’Unità. A un piccolo uomo senza memoria ricordiamo che la chiusura dell’Unità fu un obiettivo del fascismo. Irridere i lavoratori dell’Unità che si battono da tempo per mantenere in vita il giornale e in difesa dei posti di lavoro è un atteggiamento miserabile che qualifica la persona. Ma Grillo stia sereno: i suoi insulti, il suo sciacallaggio mostrano ancor di più agli italiani qual è l’idea di democrazia che lo anima. Quegli insulti rafforzano la nostra determinazione, con il sostegno dei nostri lettori, a batterci perché non si spenga una voce importante, libera e di sinistra nell’informazione italiana.
IL CDR
