Cdr Stile e Alg: “No ai tagli di Belpietro ai settimanali”

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Belpietro vuole procedere coi tagli nei settimanali, insorgono i giornalisti dei settimanali passati da Mondadori al gruppo editoriale vicino al direttore del quotidiano La Verità. Sarebbero sedici i cronisti che potrebbero essere accompagnati in uscita, insieme a loro potrebbero lasciare il lavoro anche tre grafici. In tutto, i tagli decisi da Maurizio Belpietro si abbatterebbero su diciannove persone al lavoro per cinque testate. E non sarebbero nemmeno i primi a gravare sugli organici dei giornali interessati dalle misure.

Il comitato di redazione del gruppo Stile Italia Edizioni è insorto. E ha chiesto a Belpietro di rivedere la sua politica di tagli. In una nota, il Cdr ha confermato di ritenere inaccettabile la decisione che sarebbe stata presa dai vertici aziendali e che il piano sarà bocciato dalla parte sindacale. I giornalisti del Cdr hanno affermato in un documento. “Belpietro ha acquisito le cinque testate (Confidenze, Sale&Pepe, Cucina Moderna, TuStyle e Starbene ) solo due anni fa da Mondadori Periodici, che in questo arco di tempo hanno già subito tagli pesantissimi attraverso uscite incentivate e gravosi ammortizzatori sociali in deroga, tanto che l’organico si è ridotto di 11 unità dagli originali 45 giornalisti”.

Ma non è tutto. Il Cdr infatti ha denunciato. “Malgrado questo, e dopo un biennio ininterrotto di cassa integrazione Covid 19, arriva ora l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo, ancora più assurdo considerando che l’azienda avrebbe a disposizione l’intero pacchetto degli ammortizzatori sociali di settore. Nel complesso, l’operazione di ristrutturazione messa in campo da Sie si traduce in una decimazione dell’intero corpo giornalistico, senza che prima sia stata presa in considerazione la possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali ancora a disposizione o l’utilizzo di altri strumenti non traumatici”.

Accanto ai giornalisti di Stile Italia Edizioni anche l’Associazione lombarda dei giornalisti. Che in una nota ha stigmatizzato le decisioni e i tagli che incomberebbero sul capo dei redattori e grafici delle cinque testate settimanali che Mondadori ha ceduto a Belpietro. “Diciannove licenziamenti, di cui 16 giornalisti: è la risposta, inaccettabile, alla crisi dei periodici di Stile Italia Edizioni, società editrice che fa capo al gruppo editoriale di Maurizio Belpietro e che riunisce le testate Cucina Moderna, Sale e Pepe, Tustyle, Starbene e Confidenze. Sedici giornalisti e 3 impiegati non possono essere il prezzo di un’operazione che – partita da lontano con la cessione delle testate dal gruppo Mondadori a Belpietro – sta dimostrando la debolezza di una strategia che, fino ad ora, non ha prodotto il rilancio e l’innovazione che furono decantati al momento del subentro gestionale”.

Ma non basta perché l’Alg va all’attacco: “Stile Italia Edizioni vuole licenziare per affrontare la crisi e punta a esternalizzare parte della propria attività a non ben specificati service. Una prospettiva non ammessa dal contratto nazionale dei giornalisti con l’aggravante che – ad oggi – per affrontare la crisi strutturale denunciata la società non ha ancora utilizzato una giornata degli ammortizzatori sociali di settore. Il sindacato, quindi, al tavolo che andrà ad aprirsi nei prossimi giorni punterà sì a valutare con attenzione le posizioni dell’azienda, ma non potrà mai accettare il sacrificio di questi posti di lavoro”.

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