“Ho sottoscritto con convinzione l’appello a togliere il segreto di Stato sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, avvenuto venti anni fa. Si tratta di rendere finalmente omaggio alla verità e onore a due colleghi che, per cercarla e proporla con cura – la verità – hanno pagato con la vita”. E’ quanto afferma in una nota il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, in occasione del ventesimo anniversario della morte della giornalista Rai e del suo operatore in Somalia.
“Tanti documenti sul lavoro d’inchiesta che stavano compiendo, in particolare sul traffico internazionale di rifiuti tossici e di armi, sono stati prodotti da chi si è occupato a vario titolo di dare una risposta alle domande sui misteri del loro assassinio, ma questi documenti risultano ancora inaccessibili perché “segretati” – ha aggiunto Siddi -. A distanza di tanti anni e dopo che il Gip di Roma ha disposto nuovi accertamenti sui questi traffici illeciti e sui mandanti dell’assassinio dei due giornalisti, è giunto il tempo di rendere pubbliche le carte segrete”.
Per il segretario della Federazione della stampa “la raccolta di firme lanciata da Articolo 21, che ha già ottenuto decine di migliaia di sottoscrittori, indica una tensione civile alta e profonda perché sia soddisfatto un desiderio di verità e di giustizia. La Fnsi è da sempre impegnata su questo terreno, per la trasparenza e per il riconoscimento della funzione della libera informazione al servizio dei diritti di cittadinanza, per una democrazia e per istituzioni migliori. Per questo liberare le verità nascoste è un servizio alla libertà e alla giustizia”.
“Grazie, amici di Articolo 21, insieme per la libertà di espressione, per una stampa senza censure né omissioni, per un’informazione fatta da testimoni di verità, per il pieno diritto di cittadinanza di ogni persona”, conclude Siddi.