La sinistra si stringe intorno al “geniale” direttore di Rai4, nel silenzio degli altri giornali. È questa l’idea di Panorama. Intanto l’ufficio legale e la Risorse umane della Rai stanno valutando cosa fare.
Partiamo dello sfogo del settimanale edito da Mondadori.
«Immaginate, non so, un Fabrizio Del Noce che al telefono dà del culattone, fascista, deficiente, cretino, stronzo, servo dei pedofili a un giornalista de La Repubblica e poi minaccia di mandare i forconi sotto la redazione del vostro giornale di merda. Sarebbe successo il finimondo: i sindacati avrebbero invocato l’intervento dell’Onu, mentre la carcassa di Del Noce già penzolava a piazzale Loreto con intorno una muta festante di scribi e pseudointellettuali sinistrati».
È doverosa una piccola digressione per capire la genesi della vicenda.
Stiamo parlando della polemica nata a causa di una fiction “Chimica o Fisica”, trasmessa su Rai4, ritenuta da alcuni, soprattutto dalle associazioni cattoliche, troppo “hot” per essere mandata in onda nella mattina e nel primo pomeriggio. Francesco Borgonovo, in un articolo di Libero del 14 marzo, parlò di «porno Rai in fascia protetta: droga, sesso, ammucchiate». Freccero non digerisce la critica del giornalista.
Borgonovo ha affermato che voleva soltanto proposto di spostare la serie in seconda serata. Tuttavia le cose “precipitano” a causa di una telefonata (registrata di nascosto, ma resa pubblica da parecchi giornali), in cui il direttore di Rai4 litiga con Borgonovo accusando quest’ultimo di essere un «fascista censore», reo di aver scritto un «articolo di merda».
Tornando all’articolo di Panorama, il settimanale pensa che Freccero goda della solidarietà degli «pseudointellettuali sinistrati», tra cui Luca Telese e la redazione de Il Fatto quotidiano.
Si è parlato di «rigurgito moraleggiante», di «telefonate spacciate per interviste», di «un chierichetto mannaro» che ha fatto una «porcheria». E «gli altri giornaloni, tutti zitti», sentenzia Panorama.
Per il settimanale diretto da Giorgo Mulé, Freccero e Rai4 avrebbero dovuto ringraziare il quotidiano di Belpietro per la pubblicità ricevuta, compresa la tv pubblica che «non sapeva nulla della fiction e s’è svegliata solo per la polemica di Libero».
In effetti Viale Mazzini ha sempre ignorato la serie della discordia. Ovviamente dopo gli insulti di Freccero alla Rai, «al servizio dei cardinali pedofili del Vaticano», e al dg Loreza Lei, che «non verrà rieletta perché dal Vaticano non la possono più aiutare», la situazione è destinata a cambiare.
Il direttore delle Risorse umane della Rai, Luciano Flussi, ha mandato una lettera al “geniale” direttore per ricordare a quest’ultimo le gravità delle sue esternazioni.
«Tali affermazioni, seppure rese in un contesto extra aziendale ed informale, sono state dal Lei rilasciate nella Sua qualità di direttore di Rai4 e si concretizzano in prese di posizione personali contrarie al principio del reciproco rispetto della dignità, dell’onore e della reputazione di ciascuno».
Flussi, nella missiva, sottolinea che il comportamento di Freccero ha leso «l’onore e del prestigio della Rai, anche in relazione alla sua natura di concessionaria di pubblico servizio, e della sua classe dirigente, ivi incluso il Direttore Generale».
Il direttore delle Risorse umane fa presente che Freccero ha violato sia il Regolamento di disciplina aziendale che il Codice etico della Rai e avverte che entro 5 giorni il direttore di Rai4 deve provvedere a giustificare il suo comportamento.
Nel cda di giovedì scorso il dg Lorenza Lei, che ha affermato di aver ascoltato le spiegazioni di Freccero, non ha preso provvedimenti definitivi, ma non è peregrino pensare ad un licenziamento.
Egidio Negri