Frequenze
“Abbiamo adottato le regole per la gara delle frequenze alla televisione digitale terrestre. In questa occasione, abbiamo messo mano al problema ben più complesso del riordino dello spettro radioelettrico. A breve chiuderemo il nuovo piano di assegnazione delle frequenze televisive in banda 700 tra televisione e telecomunicazioni da portare avanti nel 2015-2020. Sono state avviate le prime sperimentazioni della radio digitale (Dab), punto di partenza per offrire qualità e nuovi servizi digitali”, ha detto il presidente dell’Autorità Cardani. “Abbiamo avviato – ha aggiunto il presidente – il procedimento per la determinazione del valore d’uso delle frequenze televisive già assegnate, condizione rilevante per evitare sprechi e inefficienze nell’assegnazione di una risorsa scarsa anche in prospettiva”. Cardani ha ricordato che il “coordinamento con il ministero dello Sviluppo economico in materia di gestione dello spettro è essenziale, sia per affrontare insieme le attività in campo internazionale, sia per essere efficaci nelle rispettive attività – altamente complementari – di ripartizione e assegnazione dello spettro radioelettrico ai diversi usi”.
Telecom
Il presidente dell’Authority ha poi sottolineato che gli uffici dell’autorità “hanno avviato un’interlocuzione tecnica con le strutture Telecom Italia a seguito della prima informativa ricevuta dall’operatore a fine maggio. Si tratta di un’attività funzionale a condurre quella valutazione preliminare che le linee guida Berec suggeriscono nei casi in cui ci si trovi di fronte ad una separazione societaria (o proprietaria) così da assicurare che la proposta possa produrre vantaggi per la concorrenza e i consumatori”. L’operazione delineata da Telecom, ha precisato Cardani, “è coraggiosa ed innovativa e può rappresentare una soluzione permanente alla contrapposizione incumbent/entranti tipica delle industrie di rete: tanto più lo scorporo sarà ampio, con il perimetro degli asset ceduti comprendente anche elementi attivi di rete, e profondo, verso una separazione effettiva dal controllo, tanto più il dividendo regolamentare potrà essere significativo. Situazioni intermedie implicheranno inevitabilmente valutazioni graduali”.
Rai
“L’Autorità – ha detto Cardani darà il suo contributo nel ridisegno del ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo con il passaggio alla televisione digitale e le prospettive di innovazione delle reti e dei contenuti”. Secondo il presidente dell’Agcom “ridurre gli sprechi, focalizzare le attività e modernizzare l’offerta, soprattutto on line, son opercorsi auspicabili per risanare la Rai e rinvigorirne la programmazione, individuando contenuti di interesse generale e di utilità pubblica anche alla luce del contributo pagato dai cittadini”.
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