“Il nostro Paese di fronte alle grandi questioni che lo interrogano ha bisogno di un linguaggio serio e sereno, di cultura del rispetto, di passione per il bene comune”.
E’ l’appello lanciato oggi al mondo dell’informazione dal presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Angelo Bagnasco in un messaggio inviato per l’apertura dei lavori del convegno nazionale dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) in corso di svolgimento nella Sala del Mappamondo alla Camera.
Indicando “nell’etica professionale” e “nella formazione delle nuove generazioni” due scelte ineludibili per chi opera nell’informazione, il porporato, ha quindi citato le parole di papa Benedetto XVI per la 42.ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali nella quale, il pontefice ha messo in guardia dalla perdita degli “ancoraggi etici” e dallo “sfuggere al controllo sociale”. Tutto ciò, ha ripetuto il card. Bagnasco, “finisce per non tenere più in conto la centralità e la dignità inviolabile dell’uomo, rischiando di incidere negativamente sulla sua coscienza, sulle sue scelte, e di condizionare in definitiva la libertà e la vita stessa delle persone”.
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