La sentenza del Consiglio di Stato è la vittoria delle tv locali? Ancora non si sa, bisognerà attendere il nuovo piano di numerazione dell’Agcom, che potrebbe arrivare anche nel marzo 2013. Ma ne è convinto Luca Montrone, presidente del gruppo Norba e dell’Associazione Emittenti Locali Alpi. Di sicuro l’organo statale, nella sentenza, allude ad una migliore collocazione delle emittenti regionali sul telecomando, considerate necessarie per diffondere usi e costumi locali. Montrone allarga il discorso, parlando di una catena della crescita che coinvolge tv locali e PMI. Queste ultime, non potendo accedere alla pubblicità nazionale, hanno solo le tv locali come mezzo di crescita. Affossando le emittenti regionali, si dà un duro colpo anche alle piccole e medie imprese.
Ma in che modo si verificherebbe questa espansione? L’Autorità potrebbe assegnare alle tv locali i numeri 8 e 9 del telecomando. Le prime 7 posizioni sembrano intoccabili, non lo sono quelle occupate da MTV e DeejayTv. Le due emittenti, classificate come generaliste, in realtà hanno un palinsesto quasi esclusivamente dedicato alla musica. Perciò, sono da ritenere canali tematici, e quindi da inserire tra i numeri 40 e 70 del telecomando.
Ma al vaglio dell’Autorità c’è un’altra richiesta, riguardante il blocco già attribuito alle tv regionali. SKY vorrebbe che la sue reti in chiaro, Cielo (ora al n.26) e Cielo 2 (n.131), rientrassero nel primo range di canali, quello che comprende Rai e Mediaset. Ma il ricorso è stato negato dal Consiglio di Stato, il quale ritiene che Cielo, essendo un canale nato nell’era del digitale, non possa vantare gli stessi diritti delle vecchie tv analogiche. Inoltre la pretesa della tv di Murdoch va contro il criterio del rispetto delle abitudini degli utenti, per il quale nella scelta della numerazione vanno preferite televisioni che hanno già raggiunto un discreto grado di fidelizzazione sul territorio.
Un eventuale accordo di SKY con l’Espresso, paventato nei giorni scorsi, cambierebbe le carte in tavola. L’Espresso possiede le frequenze di DeejayTV, attualmente al n.9, e potrebbe decidere di sostituirlo con Cielo, Agcom permettendo. Le tv locali dovrebbero frenare i loro progetti di espansione, ma almeno sarebbero sicure di mantenere le loro posizioni. Questo alla luce delle dichiarazioni rilasciate dall’emittente di Murdoch che, se non dovesse rientrare nel primo blocco, si “accontenterebbe” anche delle posizioni 10-11. Ora si attende la consultazione pubblica, prevista per i primi di ottobre, nella speranza che stavolta la facciano durare 30 giorni.
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