Categories: Radio/TV

CAOS IN RAI: IL PDL “SCARICA” LA LEI. I DIPENDENTI SFIDUCIANO I VERTICI. MAGO ZURLÌ E TOPO GIGIO PER LA NUOVA GOVERNANCE

Il dg Lei ha poche possibilità di rimanere a Viale Mazzini. Il 98% dei dipendenti sfiducia gli attuali vertici. Intanto arrivano altre candidature per le nomine del governo: il mago Zurlì in coppia con Topo Gigio.
L’attuale direttore generale della tv pubblica vorrebbe mantenere il proprio incarico. La Lei è la favorita del Pdl, o almeno lo era fino a poco tempo fa. Ora il partito di Via dell’Umiltà potrebbe allentare la morsa per una sua riconferma. In gioco ci sono interessi molto più ampi: le nomine dell’Agcom la questione frequenze. Oggi dovrebbe esserci stato un incontro tra Berlusconi e Monti. I due probabilmente hanno parlato proprio di questo.
Intanto la Rai perde pubblicità. L’emorragia degli spot è ormai cosa nota. La Sipra, azienda concessionaria per la pubblicità, ha già denunciato un deficit di 50 milioni di euro per il primo trimestre del 2012. La Lei ha già messo appunto una manovra bis da 46 milioni per risanare la perdita. Tali tagli sono stati anche votati dal cda che è scaduto a fine marzo.
Una decisione impopolare che preoccupa i dipendenti Rai, sia giornalisti che non. Ci sono state proteste anche davanti alla sede di Viale Mazzini. È stato bandito una sorta di referendum sindacale interno all’azienda. Questo, organizzato dalle sigle Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Snater, si è tenuto tra il 7 e il 9 maggio. Il risultato è stato più che bulgaro: oltre il 98% è contrario agli attuali vertici e alle decisioni prese. Hanno votato quasi 5.900 perone. «Siamo contrari a qualsiasi proroga del cda, auspichiamo un cambio di direttore generale e degli altri vertici aziendali e, se possibile, anche della governance», ha affermato Riccardo Ferraro, segretario nazionale con delega all’emittenza di Slc-Cgil.
Anche le redazioni dei tg nazionali sono in agitazione. Il Tg2 e soprattutto il Tg3 protestano per gli eccessivi tagli che non permetterebbero un corretto espletamento delle loro funzioni.
Sono troppi i tagli fatti nel 2011 e sono eccessivi anche quelli previsti per il 2012. La Rai, secondo i dipendenti, rischia di avvitarsi in una spirale “recessiva”. Se non si investe in risorse umane e asset strategici, la Rai non solo non può crescere, ma viene meno anche la sua funzione di servizio pubblico. Dunque la tv di Stato sembrerebbe assurgere a metafora del Paese. E non sarebbe la prima volta.
Servirebbe la svolta, ma non avviene. Tra tante proposte regna l’immobilismo.
I lavori per il nuovo cda dovrebbero iniziare non prima del 6 giugno, ma intanto l’attuale Consiglio continua a ipotecare pesantemente le future strategie industriali ed editoriali dell’azienda.
C’è da precisare che è dalla fine di marzo che si continua a rimandare la formazione del nuovo Consiglio.
Tra la “guerra dei veti incrociati”, le indecisioni del governo, la mancanza di una riforma condivisa e le varie “liturgie” per l’approvazione formale del bilancio, si è rimandato tutto a maggio, a dopo le amministrative. Si sperava che a “mente fredda” sarebbe stato più facile ragionare. E invece no. Il governo ha rinunciato ad anticipare le nomine di sua competenza: un consigliere rappresentante del Tesoro, la designazione del presidente e del dg (che hanno rispettivamente bisogno del consenso dei due terzi dalla Vigilanza e dell’approvazione del cda).
Un atto di forza da Palazzo Chigi avrebbe dato un segnale sia all’azienda che alla Commissione di Vigilanza. Così non è stato. L’esecutivo sta ancora valutando e “pesando” i curricula dei candidati. E proprio su questo fronte che c’è una novità.
Si è candidato anche il mago Zurlì, ovvero Cino Tortorella, classe 1927, il quale avrebbe scritto: «Egregio presidente Monti, avendo letto la proposta di autocandidatura di Michele Santoro e di Carlo Freccero alla direzione generale e alla presidenza della Rai, ho pensato, forse con un po’ di presunzione, che anch’io potrei avere qualche motivo per avanzare la stessa richiesta. Ho perciò stilato il curriculum che le allego con la speranza di avere qualche probabilità di essere preso in considerazione». Lo avrebbe scritto Tortorella. E questa sì che è una provocazione visto che il mago dello zecchino d’oro propone come suo collaboratore anche Topo Gigio per «ridare alle famiglie
italiane la tv dei ragazzi indecentemente cancellata dalla programmazione Rai. Io lavorerei gratis. Gigio vuole essere pagato in groviera». Tortorella ha già in mente i nuovi dirigenti. «Per Rai1 serve un mago: ci metterei Harry Potter. Su Rai2 invece designerei qualcuno capace di volare con la fantasia fuori dalla realtà becera di cui tutti i programmi ci inondano ogni giorno: Peter Pan. Per Rai3 servirebbero due nomine: una per Roger Rabbit e l’altra per la signora Jessica Rabbit: la sua presenza è fondamentale perché un po’ di sensualità non guasta mai. E poi così metterei a tacere tutti coloro che sicuramente mi taccerebbero di essere un bacchettone!». Infine un’idea anche per Rai5: «sicuramente con Pinocchio e la corte di Mangiafuoco si potrebbero ambientare belle serate di burlesque tanto care a Berlusconi!».
Non temano a Palazzo Chigi. Quella del mago Zurlì è una provocazione, anche se «la raccomandata è uno scherzo, ma il principio è validissimo», precisa Tortorella.

editoriatv

Recent Posts

Marina Berlusconi pronta a trascinare Report in tribunale

Report attacca la memoria di Silvio Berlusconi, Marina promette una guerra legale serratissima. Dopo la…

22 ore ago

Credito di imposta 2024, i modelli da presentare

Le imprese ammesse a fruire del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati nel 2024…

22 ore ago

Circolare n. 3 del 13/01/2025 – Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari, pubblicato il modello per il 2024

Le imprese ammesse a fruire del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati nel 2024…

2 giorni ago

Biden infuriato per la fine dei fact checkers a Meta: “Vergogna”

A Joe Biden non è piaciuta affatto la scelta di Mark Zuckerberg di porre fine…

2 giorni ago

“Agcom non sta vigilando su Starlink”

L’Agcom non sta vigilando su Starlink. Almeno non come riportano i partiti. Lo ha ribadito,…

2 giorni ago

Fnsi e Assostampa aprono a Meloni: “Bene su equo compenso”

La Fnsi e le Assostampa regionali plaudono alle parole di Giorgia Meloni che apre all’equo…

4 giorni ago