Dopo qualche indecisione, alla fine il canone Rai per il 2009 aumenterà. Il ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola, dovrebbe firmare il decreto a giorni. L’aumento sarà di 1,53 euro, recuperando l’inflazione e portando l’imposta per il possesso dell’apparecchio televisivo (esteso ai PC, ma solo se hanno la scheda per i programmi tv) da 106 a 107,5 euro.
Il sottosegretario alle Comunicazioni, Paolo Romani, intanto, ha allo studio la possibilità di modificare le modalità di riscossione dell’abbonamento radiotelevisivo dagli anni successivi,per ridurre l’evasione, partico-larmente forte in alcune regioni del Centro-Sud. Due i modelli europei: quello francese, dove il canone si paga insieme alla tassa sull’abitazione, che ha portato una riduzione del 30% dell’evasione. E quello greco, dove il canone viene riscosso insieme alla bolletta elettrica, che ha portato all’azzeramento pressoché totale dell’evasione. In Italia il tasso d’evasione, stimato sul totale delle abitazioni con tv (le seconde case non devono pagarlo) è del 25-27%, rispetto a una media europea del 10 per cento.
L’aumento di 1,53 euro dovrebbe portare alla Rai circa 25 milioni di euro in più. Per adeguare la rete di trasmissione all’accelerazione del digitale terrestre nel 2009, però, alla Rai ne servono tanti di più e i finanziamenti ad hoc sembrano al momento ridotti.
La Rai, piuttosto, s’interroga sul fatto che il Tesoro non abbia riversato per intero la rata di 300 milioni del canone 2008; ne ha versati a Viale Mazzini solo 275. Si è trattato forse di un errore, che la Rai spera venga corretto, perché, altrimenti, potrebbe annullare l’effetto dell’aumento del canone 2009, pari appunto a 25 milioni. (marcomele.blog.ilsole24ore.com)
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