Per le televisioni commerciali d’Europa il passaggio al digitale terrestre non sta avvenendo a costo zero e la Commissione Ue dovrebbe aiutarle garantendo la libertà di concorrenza e rivedendo le regole sulla pubblicità. E’ quanto chiedono i rappresentanti delle emittenti europee, riuniti oggi a Bruxelles per fare il punto della situazione del mercato che ha bisogno di rapida e costante innovazione per poter crescere.
“Non abbiamo una particolare agenda da promuovere a Bruxelles, ma abbiamo bisogno che la Commissione sappia che la nostra crescita dipende dalla libertà di concorrenza e dalle regole per la pubblicità che ci garantisce la sopravvivenza”, ha detto il presidente dell’Associazione delle tv commerciali europee nonché capo della francese M6, Nicolas de Tavernost. C’é una crisi da scongiurare, ha detto il presidente, ricordando come le tv commerciali spagnole abbiano perso il 20% del mercato nell’ultimo anno.
Gina Nieri, del consiglio di amministrazione di Mediaset, ha spiegato che l’azienda ha investito molto nel digitale, che oggi conta trenta canali. “Il digitale è in crescita e tale tendenza andrà avanti anche in futuro”, ha detto la Nieri, precisando che in Italia il vero problema sono le “500 televisioni locali con le quali il digitale deve spartire i dividendi”.
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