L’associazione Megachip (Democrazia nella Comunicazione, presieduta da Giulietto Chiesa, storico ex corrispondente moscovita de “l’Unità”), sta lavorando ad un progetto di tv alternativa. Per ora l’idea è produrre un telegiornale che si ponga come strumento di “contro-informazione”, che andrà in onda intorno alle 22.30, dopo che sono andati in onda i tg delle maggiori reti. Il progetto dovrebbe poi crescere e portare alla nascita di un vero e proprio canale televisivo.
Giulietto Chiesa, intervenendo alla “Libreria Croce” di Roma, alla presentazione del numero zero della rivista “T.a.v.” (“Trenta articoli veri”), distribuita nelle piazze insieme alla raccolta di firme dei referendum “grillini”, ha spiegato i concetti-chiave: l’informazione televisiva, in Italia, è imbavagliata, mentre esistono sicuramente milioni di cittadini che vorrebbero ascoltare dei tg più liberi, critici, anticonformisti; esiste quindi un “target”, che potrebbe essere interessante anche pubblicitariamente. Il progetto, nel quale sono coinvolti firme come Oliviero Beha, Lucio Manisco, Sabina Guzzanti, Vauro, intende autofinanziarsi. Tra i promotori ci sembrerebbe anche Beppe Grillo, anche se la notizia non trova conferma ufficiale.
Non c’è dubbio che esiste uno spazio, anche in termini di analisi di marketing, di “telespettatori insoddisfatti”. Ma il passaggio dalla teoria alla pratica è arduo, ed è bene ricordare che sono penosamente falliti tentativi simili: come il caso di Emili Tv. Il progetto, promosso, di fatto, da Rifondazione Comunista, e specificamente dal Responsabile Comunicazione Sergio Bellucci e dal regista Citto Maselli, era stato annunciato, e l’emittente è andata in onda, per qualche mese, sia su un circuito di tv locali sia sul satellite (canale 855 su Sky). L’ultima traccia dell’emittente risale all’11 giugno del 2004, allorquando trasmette la manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Uniti nell’Ulivo per l’Europa, con la conduzione di Gad Lerner e della Dandini. Poi, il nulla.
E che dire di Nessuno Tv (canale 890 di Sky), che si definiva “la prima tv partecipativa d’Europa”, e si rifaceva televisivamente al modello di Radio Radicale? Il canale era in qualche modo sostenuto dal Partito Democratico (non a caso ha trasmesso la famosa conferenza di avvio della campagna elettorale a Spello). Lanciata nel gennaio 2004 all’interno di Canal Jimmy di MultiThematiques su Sky, fu poi rilanciata nel giugno 2006, con l’ingresso del gruppo Digital Magics. Nessuno viveva della partecipazione diretta del suo pubblico, sia dal punto di vista finanziario che editoriale. Si aderiva versando 50 euro annuali, ottenendo la possibilità di consigliare e intervenire sulle scelte editoriali e di accedere agli spazi di incontro sulla rete e sul territorio.
Della storia di questa emittente, c’è poca traccia nella pubblicistica specializzata, ma, a fine febbraio 2008, il senatore leghista Sergio Divina, retoricamente, dichiarava: “Nessuno Tv, un’emittente che nessuno conosce e dietro alla quale sta il senatore Giorgio Tonini, responsabile economico del Pd, ha ottenuto lo scorso anno dal governo il rimborso totale delle spese sostenute per un totale di 4,2 milioni di euro”. Non risulta esserci stata alcuna smentita a questo dispaccio di agenzia di Divina, da parte di Tonini, ma anche il Presidente della Frt, la federazione delle radio e tv locali, Filippo Rebecchini ha denunciato questo curioso finanziamento pubblico: non solo 4,2 milioni a Nessuno Tv, ma anche 2,4 milioni ad un’altra emittente semi-clandestina, Libera, promossa dal movimento Democrazia Europea, ovvero da Sergio D’Antoni (Vice Ministro prodiano allo Sviluppo Economico).
E che dire di Arcoiris, “la televisione senza pubblicità” lanciata da Rodrigo Vergara, anch’essa su Sky (canale 916), il cui slogan è il felliniano “non voglio dimostrare nulla, voglio solo mostrare”?
E che dire, ancora, di quella Atlantide Tv promossa da Jacopo Fo, nata come “striscia” quotidiana di un’ora, dentro il canale Planet, della allora MultiThematiques per Sky Italia? Anche quella proponeva un “tg controcorrente”.
Nel 2007, è nata anche EcoTv, edita Undicidue/EcoNetwork, diretta da Pino Gagliardi, che “propone un genere di televisione diverso, costantemente proiettato verso le tematiche ambientali, culturali, e politiche”. Anche questo canale è su Sky, canale 906. E’ stata EcoTv a trasmettere il “V2-Day”, il 25 aprile 2008: in esclusiva.
Sono da lodare i tentativi di fare una tv diversa, che punti sulla denuncia e sull’approfondimento ma è sicuramente velleitario mettere in atto intraprese che non si basino su analisi di scenario serie e su ricerche di mercato accurate. La tv è anzitutto un business, e come tale va affrontata, anche da parte di chi è animato dalle più nobili cause morali, politiche, ideologiche.
Non resta da augurare a Giulietto Chiesa & Co. di attrezzarsi adeguatamente, perché la loro “nuova” sfida è ambiziosa non meno di quelle tentate dai loro predecessori: dovranno affrontare in modo tecnicamente serio piani di fattibilità e soprattutto business-plan. Ma se è vera la partecipazione di Grillo (“Panorama” in questi giorni ha riportato il reddito dichiarato dal comico nel 2005: 4,2 milioni di euro, ovvero 20 volte superiore a quello del Presidente del Consiglio uscente, Romano Prodi), questo potrebbe affrontare una parte dell’investimento e dei costi che Canale Zero richiederà e questo tg potremo realmente vederlo presto.
Fabiana Cammarano
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