Non basta un contratto che protegga chi ha problemi di lavoro e che sia inclusivo, cioè che ricomprenda e tuteli l’intera categoria, ma è necessario un contratto di sviluppo che produca occupazione. Questa, in sintesi, la posizione del presidente dell’Inpgi, l’Istituto di previdenza dei giornalisti, Andrea Camporese, sul rinnovo contrattuale fra Fnsi e Fieg, sindacato ed editori.
“In un settore che ha perso il 13% dell’occupazione stabile e che vede l’aumento del 230% degli ammortizzatori sociali rispetto al 2009 – ha affermato Camporese a margine di un seminario sindacale a Milano – è necessario continuare in un’azione di negoziazione delle parti sociali per arrivare a un contratto di lavoro che mantenga equità inter-generazionale, che includa i giovani e che stia in un contesto più generale che è quello segnato dalla legge che finanzia 120 milioni per l’editoria recentemente approvata”.
“Finanziamenti non a pioggia – ha precisato il presidente – ma con le finalità occupazionali, di ammortizzazione sociale e di sviluppo editoriale che a mio parere sono la chiave del futuro”. “Quindi – ha concluso – la protezione dell’oggi, proteggere la difficoltà dei giornalisti oggi, non è sufficiente. Dobbiamo disegnare un sistema sostenibile per il futuro”
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