Un sistema previdenziale e pensionistico «giustamente in equilibrio serve a ben poco se non garantisce dignità alle persone. I nostri giovani professionisti, che hanno subito un danno generazionale rilevante in un mercato del lavoro in ginocchio e senza alcuna protezione dallo Stato, vanno ricompensati con politiche specifiche, innovative, determinate». Lo ha detto il presidente dell’AdEPP (l’Associazione degli enti previdenziali privati), Andrea Camporese, in occasione di una conferenza sul futuro delle pensioni in Europa a cui hanno partecipato, tra gli altri, i commissari per gli affari economici Olli Rehn, per il mercato unico Michel Barnier, per il lavoro Laszlo Andor e per la fiscalità Algirdas Semeta. Nei loro interventi, i commissari hanno ribadito le preoccupazioni sull’inadeguatezza, in prospettiva, delle pensioni e la necessità di combattere la disoccupazione. Ed hanno anche invitato i Paesi con avanzi di bilancio e con fardelli di debito leggeri a contribuire alla solidità dell’eurozona, nonchè a guardare a una tassazione della proprietà che vada a favore della crescita. «Gli interventi dei commissari e dei relatori, ognuno nella propria specificità, non fanno che confermare le gravi preoccupazioni e le linee di azione che l’Associazione che io rappresento ha focalizzato da tempo, ha rilevato Camporese. Andor ha sottolineato che il problema delle pensioni non è tanto attuale quanto futuro. “Gli Enti privatizzati hanno aumentato la protezione di welfare di oltre 200 milioni di euro in tre anni”, ha detto ancora Camporese. “L’Adepp sta lavorando sui fondi europei con le Regioni per sostenere, attraverso politiche per lo start up, il credito e la formazione, l’avvio e il rafforzamento dell’attività professionale. Per questo – ha concluso – abbiamo chiesto al ministro del lavoro, Giuliano Poletti, di dedicare, durante il semestre di presidenza italiano dell’Ue, un momento di riflessione sul lavoro autonomo, sulla crisi e sul welfare da costruire per i professionisti e il lavoro autonomo. Adeguatezza e sostenibilità previdenziale richiedono quanto mai oggi adeguatezza e sostenibilità economica e retributiva”.(ANSA).